Mario Merelli in un libro
La sua vita e le tante imprese

Domenica pomeriggio alle 18 presentazione al Palamonti.

Era il 18 gennaio del 2012 quando il noto alpinista bergamasco Mario Merelli, tra i più capaci a livello nazionale e tra i più conosciuti al mondo, se n’è andato, troppo presto, a soli 49 anni, proprio scalando le sue Orobie, mentre cercava di raggiungere la cima della punta Scais.

Grande appassionato di montagna, in 20 anni di carriera ha scalato numerose vette italiane, europee e del mondo. Sono 23 le spedizioni extraeuropee e 10 gli Ottomila conquistati, che gli valsero proprio il nominativo di «Re degli Ottomila»: Evertest (due volte), Shisha Pangma, Annapurna, Makalu, Kangchenjunga, Broad Peak, Gasherbrum I, Lhotse, Cho Oyu, Dhaulagiri. Il suo ricordo è ancora vivo in tanti sia per le sue imprese sia per la sua umanità.

L’indimenticabile Mario Merelli, le sue scalate e il suo cuore saranno al centro dell’incontro di domenica dalle 18 in città al Palamonti, sede del Cai di Bergamo (via Pizzo della Presolana). L’occasione è la presentazione ufficiale del libro «Mario un cuore grande», che racconta della vita, delle imprese e dei sogni dell’alpinista. Nelle 144 pagine, scritte da Pino Capellini ed Emanuele Falchetti, edite da Orobie, si ritrova Merelli, alpinista e uomo capace di vivere la montagna e di conciliare i valori del passato con le trasformazioni del presente. Una persona che amava l’alpinismo, ma ancora di più le persone accanto a lui: la famiglia, i compagni di cordata, gli amici. Era legato al suo territorio, ma anche alle popolazioni himalayane che aveva conosciuto durante le sue spedizioni.

Attivo nella solidarietà, Merelli si era impegnato per realizzare un ospedale in Nepal, inaugurato nel 2009: il Kalika family health hospital. Proprio a questa struttura sarà devoluto il ricavato della vendita del libro che si trova in edicola con L’Eco di Bergamo e La Provinca di Lecco a 9,70 euro più il quotidiano.

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