L’Islam e l’Occidente
Culture politiche opposte

Il terrorismo non ha mai avuto scopi militari, ma culturali e politici. Ne uccide a decine, ogni volta, per «educare» milioni e milioni di uomini.

Vuole farci arrendere, usando la minaccia più decisiva che esista: quella di essere privati della vita, propria, dei propri cari, dei propri amici, quella di dover abbandonare stili di vita, spesso conquistati duramente. La prima reazione al terrore resta sempre la ragione pensante. Solo ciò che viene veramente pensato e compreso cessa di generare emozioni irrazionali per diventare occasione di una controffensiva razionale e strategica.

Proviamo a fissare i punti-chiave, le linee dirimenti. Sono la base per decidere che cosa chiediamo ai nostri rappresentanti politici in Italia e in Europa e che cosa dobbiamo pensare e fare noi personalmente. Primo: il terrorismo è ispirato dal fondamentalismo islamico. Non importa se l’attentatore è credente o no, se è emarginato o no, se è arabo o europeo: ciò che lo spinge è una cultura politica di matrice fondamentalista islamica. Che cos’ha in comune il fondamentalismo islamico con il moderatismo islamico? Solo e semplicemente l’Islam. La tesi che il fondamentalismo islamico non c’entri con l’Islam è intellettualmente inconsistente. La cultura politica – la visione del mondo, della storia, dell’individuo, del maschio e della femmina, della società civile, dello Stato – dell’Islam moderato e quella del fondamentalismo terrorista coincidono.

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