Lettera dei disabili allo stadio:
per l'Atalanta una multa iniqua

La multa all'Atalanta è iniqua: è questo il senso di una lettera che un gruppo di disabili e accompagnatori ha inviato al consiglio della Lega di Serie B e alla società nerazzurra. La squadra bergamasca è stata multata - 10 mila euro - per intemperanza dei suoi tifosi. Nella lettera il gruppo ha voluto spiegare cose è effettivamente accaduto. Leggiamola insieme.

«Con la presente riteniamo utile informarVi dei fatti avvenuti sabato 25 settembre 2010 in occasione della partita Atalanta-Reggina, soprattutto dopo le decisioni del giudice sportivo: 10.000 euro di multa a carico dell'Atalanta BC per avere i suoi sostenitori, al 13° e 30° del secondo tempo, irrorato con ripetuti getti d'acqua e fatta oggetto del lancio di una bottiglietta di plastica vuota la collaboratrice della procura federale.

Noi ragazzi diversamente abili che durante le partite siamo posizionati a fianco della panchina dell'Atalanta nel settore parterre della tribuna centrale, occupando uno spazio minimo su tutto il perimetro del campo. Sabato, nella partita sopra citata, ci siamo trovati la collaboratrice della Procura federale in piedi davanti a noi. Dopo ripetute richieste fatte in maniera educata e gentile di cambiare posizione, perché toglieva la visuale del campo a noi ragazzi, rispondeva maleducatamente, dicendo che da lì non si poteva muovere.

Alla nostra ennesima richiesta di sedersi su una panchina a bordo campo si rifiutava in modo altezzoso. Visto il comportamento della Signora, il pubblico del parterre ha iniziato a prendere le nostre difese e la situazione è degenerata. Restava nella sua posizione anche dopo ripetuti inviti da parte di un responsabile del servizio d'ordine.

Purtroppo noi in sedia a rotelle non possiamo né alzarci né cambiare posto per vedere la partita. Speriamo e crediamo sempre di incontrare persone sensibili e disponibili al nostro problema, ma la Signora in questione non si è dimostrata tale.

Confidiamo che fatti del genere non accadano più: noi andiamo all'Atalanta per divertirci e sostenere la nostra squadra e i nostri giocatori; queste indelicatezze ci amareggiano togliendoci una delle poche gioie e passioni.

Ringraziando per la cortese attenzione e sperando di avervi sensibilizzato al nostro problema porgiamo distinti saluti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA