Atalanta, Talamonti c'è
«Voglio rimanere a Bergamo»

Finalmente Talamonti. Dopo infortuni, ricadute e panchine, Leonardo Josè Talamonti è tornato titolare nella trasferta di Frosinone, dimostrandosi uno dei migliori in campo. Si era parlato di un suo possibile addio da Bergamo, ma il l'argentino ha garantito che resterà.

Finalmente Talamonti. Dopo infortuni, ricadute e numerose panchine per scelta tecnica, Leonardo Josè Talamonti è tornato titolare nella vittoriosa trasferta di Frosinone, dimostrandosi uno dei migliori in campo. Durante la sessione invernale del calciomercato si è parlato anche di un suo possibile addio da Bergamo, ma il difensore argentino ha garantito il suo affetto per i colori nerazzurri.

“Voglio rimanere qua - afferma Talamonti - Questa è casa mia, se potessi stare a Bergamo fino alla fine della carriera sarebbe l'ideale. In questi mesi mi è stata vicina la mia famiglia, mio figlio, mia moglie e il bimbo che stiamo aspettando. Dovrebbe nascere proprio attorno all'ultima giornata di campionato. Speriamo di festeggiare tutti insieme”. Gli ultimi mesi non sono stati dei più facili per il difensore atalantino, tenuto ai margini dopo il rientro dall'infortunio. Il ragazzo argentino di Alvarez, cresciuto nel Rosario Central, ha raccolto solo 5 presenze nell'odierna stagione. L'ultima da titolare, prima di Frosinone, risaliva addirittura al match interno con la Reggina, disputato il 25 settembre dello scorso anno.

“Sono sempre stato tranquillo. Ho parlato con la società prima delle vacanze di Natale: non mi è mai passato per la mente di andarmene da qua. Sono arrivate delle proposte, ma ho sempre detto al mio procuratore di non voler andare via. Me la gioco sempre, l'importante è farsi sempre trovare pronti, dopo toccherà al mister decidere: darò il massimo, come ho sempre fatto, per l'Atalanta. Se non dovessi essere scelto inciterò i miei compagni dalla panchina, perché sono un professionista”. La faccia di Talmonti dice molto sul suo attuale stato d'animo, nonostante una botta ricevuta nel match contro i ciociari.

“E' stata veramente una battaglia e sono davvero contento, perché abbiamo vinto una partita difficile e perché sono rientrato dopo tanto tempo. Mi sono venute in mente tante cose di questi ultimi 4 mesi difficili, ma una volta entrato in campo mi sono dimenticato di tutto. Sembrava un esordio: ho avuto un infortunio e due ricadute, non stavo bene fisicamente ed ero giù di morale. Ora ho avuto la possibilità di giocare e mi sono sentito bene, rapido come una volta”. Una vittoria ottenuta grazie alla forza di un gruppo concentrato sull'obiettivo. “Loro non hanno mai calciato in porta. Sul rigore che reclamavano i nostri avversari c'era un fallo iniziale di Stellone. Abbiamo vinto e questa è stata la cosa più importante. Abbiamo dato prova di essere concentrati sul nostro obiettivo. Non conoscevo la Serie B prima di quest'anno. La cosa importante è capire la situazione, quando si deve lottare e quando si deve giocare. La squadra ha fatto un'ottima partita, siamo lì davanti ed è quello che vogliamo. Il segreto del nostro gruppo è il modo in cui lavoriamo: chi viene chiamato in causa si fa sempre trovare pronto”.

Ora l'Atalanta è attesa da due partite in casa, contro il Pescara e il Siena di quel Conte che lasciò spesso in panchina il difensore argentino. “Stiamo crescendo partita dopo partita, dopo che all'inizio abbiamo fatto fatica. Siamo in un buon momento e lo dobbiamo sfruttare al meglio. La società ha fatto degli ottimi acquisti. Abbiamo un gruppo umile che può arrivare lontano. Vittorie come queste ti dicono se sei una grande squadra. Su un campo piccolo, brutto e difficile abbiamo vinto e questo è quello che conta. Abbiamo una serie di partite importanti. Prima pensiamo al Pescara, perché in casa loro non fu facile”.

Simone Masper

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