Pulcini, scoppia rissa tra genitori
Partita sospesa a Monte Marenzo

Una partita di calcio di Pulcini è stata sospesa perché due genitori - un papà e una mamma delle opposte fazioni - sono venuti alle mani in tribuna mentre in campo i bambini giocavano. L'increscioso episodio è andato in scena domenica mattina a Monte Marenzo

Una partita di calcio di Pulcini è stata sospesa perché due genitori - un papà e una mamma delle opposte fazioni - sono venuti alle mani in tribuna mentre in campo i bambini giocavano. L'increscioso episodio è andato in scena domenica mattina a Monte Marenzo, mentre si giocava la gara tra i Pulcini a 6 della locale polisportiva e l'Aurora San Francesco.

Stiamo parlando di bambini di nove anni che, nel bel mezzo della gara, hanno visto il dirigente arbitro sospendere tutto per correre in tribuna a sedare la rissa scatenata da due focosi genitori. Da una parola fuori posto è nato infatti un alterco e i due protagonisti sono presto passati alle vie di fatto con spinte e quant'altro.

È vero che poi è bastato poco ai dirigenti e agli altri genitori per riportare la calma, ma l'episodio rimane in tutta la sua gravità. Ed è anche per questo, per dire «basta», che la Polisportiva Monte Marenzo ha deciso di denunciare l'episodio.

«Vogliamo denunciare l'accaduto - dice il dirigente del Monte Marenzo, Renato Caroli - per invitare tutti a meditare sulla situazione che si è creata intorno al calcio giovanile. Il calcio dovrebbe essere un momento di divertimento ma, mentre per i bambini lo è, per alcuni genitori la partita viene vissuta con troppe tensioni ed egoismi».

«Ad andarci di mezzo sono poi naturalmente i bambini, che già vedono i Balotelli di turno in televisione e a volte si ritrovano davanti anche questi episodi nella vita reale. Alcuni di loro ci sono rimasti davvero male a vedere i genitori che si azzuffavano in tribuna. Episodi del genere non si dovrebbero più ripetere».

Pienamente d'accordo il delegato provinciale della Figc, Giovanni Colombo: «È inammissibile, i genitori dovrebbero fare i genitori e gli educatori, e non i tifosi dei propri figli. I bambini dovrebbero potersi divertire serenamente, ma la situazione è ben diversa. Si va da episodi di razzismo a insulti ai bambini avversari. Siamo all'emergenza, perché questa è una situazione vergognosa difficile da sanare: siamo disponibili ad accogliere qualsiasi consiglio per porre un rimedio a una situazione che rovina il nostro calcio».

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