Concretezza e grande caparbietà
i segreti del successo contro il Chievo

Super gol di Moralez e salvezza quanto meno sul campo, praticamente raggiunta. Vi sembra poco? Valore aggiunto: l'Atalanta con il Chievo ha meritatamente vinto cancellando, così, di colpo il Ko subito a Catania. Un successo, figlio di una grande caparbietà e di un gioco concreto da parte dell'intero collettivo lungo i 93' della gara.

Uno solo il pericolo corso dai nerazzurri, quello in occasione del contropiede avversario nel primo tempo mentre per il resto ordinaria amministrazione. Viceversa gli atalantini si sono avvicinati all'area avversaria più volte mancando di conseguenza il vantaggio. Sicuramente migliore l'Atalanta della ripresa anche se negli stessi 45 minuti iniziali si è assistito ad una squadra (la nostra) altrettanto vivace e volitiva.

Da sottolineare, inoltre, la buona tenuta atletica smentendo, in tal senso, quel previsto calo fisico evidenziato a torto da parecchi all'indomani di un qualsiasi (e per fortuna raro) risultato negativo. Sotto l'aspetto individuale, dopo aver già magnificato Moralez, collocheremmo sul podio il suo connazionale Schelotto e Bonaventura. Siamo, adesso, a quota 43 punti dimenticando, ahinoi, i 6 toltici dalle risapute sentenze: abbiamo in mano un autentico capolavoro e non è ancora finita.

E' il caso di spostarci al prossimo match, quello di domenica, di nuovo in casa con la Fiorentina. Rivivendo in sintesi il film della gara con i veneti, azzardare la conquista di altro fieno da blindare per bene in cascina è non solo auspicabile ma largamente ipotizzabile. Ad una condizione, però, ricalcare il copione recitato con l'undici di mister Di Carlo. Dulcis in fundo l'adeguata risposta dei tifosi che hanno dato una notevole spinta agonistica ai nerazzurri nonostante l'impietoso orario della partita.

Arturo Zambaldo