Marino: «Juve su Gabbiadini
Peluso verso il mercato estero»

«La trattativa con la Juventus per Gabbiadini è avviata, ma deve ancora svilupparsi. Soprattutto sotto l'aspetto delle contropartite tecniche. Noi crediamo molto in lui e preferiremmo una compartecipazione piuttosto che una cessione definitiva». Parola del dg atalantino Marino.

«La trattativa con la Juventus per Gabbiadini è avviata, ma deve ancora svilupparsi. Soprattutto sotto l'aspetto delle contropartite tecniche. Noi crediamo molto in lui e preferiremmo una compartecipazione piuttosto che una cessione definitiva: su questa base non ostacoleremo le volontà della Juventus, che in Marotta e Paratici ha espresso il suo interesse verso il giocatore».

Lo ha detto il dg dell'Atalanta Pierpaolo Marino ai microfoni di «Mercato Live», la nuova rubrica dedicata al calciomercato sul sito www.sportmediaset.it . Si parla di circa 4 milioni per la comproprietà e attaccante potrebbe comunque essere ceduto in prestito per farsi le ossa. C'è inoltre da vedere se Gabbiadini rappresenterebbe per la Juventus un'alternativa a Destro o un obiettivo da centrare a prescindere.

L'agente Fifa Silvio Pagliari è intervenuto a Radio Sportiva per parlare di calciomercato e in particolar modo su Gabbiadini: «Ci sono diverse squadre attorno a Manolo. Con Marino valuteremo le offerte che abbiamo ricevuto. È un giocatore che ha grandi potenzialità. Il suo obiettivo è trovare una squadra che gli garantisca contuinità nelle prestazioni, che lo faccia giocare. Un suo passaggio al Bologna? Può essere una pista, non da escludere. E´ una delle squadre che lo ha chiesto».

Tornando a Marino, il dg nerazzurro ha parlato anche di Peluso, il nerazzurro che ha probabilmente più mercato: «Per Peluso la trattativa con i bianconeri era ancora più avviata di quella con Gabbiadini, poi alla Juventus ci sono stati dei ritorni importanti e quindi ora siamo in una situazione di stallo: ora la scena è cambiata e per Peluso vedo più un futuro all'estero, ma se la Juventus dovesse tornare saremo pronti a parlarne».

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