Dà in escandescenze in Questura
Espinal condannato a 4 mesi

È stato condannato a quattro mesi di carcere - pena sospesa - l'ex calciatore atalantino Vinicio Espinal che giovedì mattina aveva dato in escandescenze negli uffici della Questura di Bergamo, dove si era recato per rinnovare il permesso di soggiorno.

È stato condannato a quattro mesi di carcere - pena sospesa - l'ex calciatore atalantino Vinicio Espinal che giovedì mattina aveva dato in escandescenze negli uffici della Questura di Bergamo, dove si era recato per rinnovare il permesso di soggiorno.

Cittadino domenicano, 30 anni, residente a Terno d'Isola, il calciatore si è innervosito per il protrarsi dell'attesa negli uffici dell'Immigrazione e ha così cominciato ad inveire contro alcuni agenti. Il loro invito a calmarsi non è però servito a nulla, tanto che il calciatore avrebbe reagito con spinte e gomitate, scatenando poi la propria rabbia sull'apparecchiatura che rileva le impronte digitali, finita a terra.

Da qui l'arresto con l'accusa di danneggiamento aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Venerdì, davanti al giudice, Espinal ha ammesso le proprie responsabilità giustificandosi col fatto di essere in quel momento particolarmente nervoso. Il giudice l'ha comunque condannato a quattro mesi di carcere, sospendendo però la pena.

Il calciatore è così tornato in libertà.

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