Sport / Bergamo Città
Giovedì 02 Agosto 2012
Il ritorno del centrale Stendardo
Ma ci sarà l'atteso colpaccio?
L' Atalanta non lo ha ancora ufficializzato, ma il ritorno del centrale difensivo Guglielmo Stendardo è ormai certo. Svincolatosi dalla Lazio, per il granatiere campano è pronto un circostanziato contratto che lo legherà al sodalizio di Antonio Percassi per un triennio.
L' Atalanta non lo ha ancora ufficializzato, ma il ritorno del centrale difensivo Guglielmo Stendardo è ormai certo. Svincolatosi dalla Lazio, per il granatiere campano è pronto un circostanziato contratto che lo legherà al sodalizio di Antonio Percassi per un triennio.
Con il suo arrivo il reparto arretrato è da ritenersi ormai al completo. Non così, a questo punto, per quanto concerne il centrocampo. Si ha un bel dire che quantitativamente Colantuono potrebbe dichiararsi soddisfatto. Tanto di cappello per le conferme di Cigarini e Carmona, ma in caso di loro assenze, oggi come oggi, si dovrebbe ricorrere a Cazzola e Kone...
Da tempo circolano voci, non campate in aria, di un interessamento per gli ex Donati e Migliaccio, il primo tecnicamente dotato, il secondo un «sette polmoni» e dall'agonismo innato. Uno dei due sarebbe inserito nell'operazione che porterebbe a Palermo Peluso, conteso da un paio di società. Ma le trattative, per entrambi, non promettono la classica fumata bianca a tempi brevi.
Sempre in tema di calciomercato apprestiamoci invece a salutare, tra pochissimo, Gabbiadini, con il rammarico, da parte di qualcuno, di non averlo abbastanza valorizzato a Bergamo. In risposta a chi arriccia il naso per il suo sicuro approdo alla Juventus che lo gira direttamente al Bologna, diciamo: non tutto si può avere dalla vita (con evidente riferimento al bilancio).
E, nell'affaire Gabbiadini, consoliamoci, comunque, all'idea dell'arrivo di Troisi, esterno alto chiamato a ereditare il testimone del partente Schelotto.
Insomma, sul fronte campagna acquisti-cessioni l'estate nerazzurra non sta trascorrendo all'insegna della noia. Certo per gli amanti del «colpaccio» difettano sussulti e relativa adrenalina alle stelle. Gli eterni ottimisti, però, ricordano ripetutamente che la chiusura del mercato avverrà soltanto a fine mese. Messaggio da girare doverosamente e rigorosamente al direttore generale Pierpaolo Marino.
Arturo Zambaldo
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