Il ritorno del centrale Stendardo
Ma ci sarà l'atteso colpaccio?

L' Atalanta non lo ha ancora ufficializzato, ma il ritorno del centrale difensivo Guglielmo Stendardo è ormai certo. Svincolatosi dalla Lazio, per il granatiere campano è pronto un circostanziato contratto che lo legherà al sodalizio di Antonio Percassi per un triennio.

L' Atalanta non lo ha ancora ufficializzato, ma il ritorno del centrale difensivo Guglielmo Stendardo è ormai certo. Svincolatosi dalla Lazio, per il granatiere campano è pronto un circostanziato contratto che lo legherà al sodalizio di Antonio Percassi per un triennio.

Con il suo arrivo il reparto arretrato è da ritenersi ormai al completo. Non così, a questo punto, per quanto concerne il centrocampo. Si ha un bel dire che quantitativamente Colantuono potrebbe dichiararsi soddisfatto. Tanto di cappello per le conferme di Cigarini e Carmona, ma in caso di loro assenze, oggi come oggi, si dovrebbe ricorrere a Cazzola e Kone...

Da tempo circolano voci, non campate in aria, di un interessamento per gli ex Donati e Migliaccio, il primo tecnicamente dotato, il secondo un «sette polmoni» e dall'agonismo innato. Uno dei due sarebbe inserito nell'operazione che porterebbe a Palermo Peluso, conteso da un paio di società. Ma le trattative, per entrambi, non promettono la classica fumata bianca a tempi brevi.

Sempre in tema di calciomercato apprestiamoci invece a salutare, tra pochissimo, Gabbiadini, con il rammarico, da parte di qualcuno, di non averlo abbastanza valorizzato a Bergamo. In risposta a chi arriccia il naso per il suo sicuro approdo alla Juventus che lo gira direttamente al Bologna, diciamo: non tutto si può avere dalla vita (con evidente riferimento al bilancio).

E, nell'affaire Gabbiadini, consoliamoci, comunque, all'idea dell'arrivo di Troisi, esterno alto chiamato a ereditare il testimone del partente Schelotto.

Insomma, sul fronte campagna acquisti-cessioni l'estate nerazzurra non sta trascorrendo all'insegna della noia. Certo per gli amanti del «colpaccio» difettano sussulti e relativa adrenalina alle stelle. Gli eterni ottimisti, però, ricordano ripetutamente che la chiusura del mercato avverrà soltanto a fine mese. Messaggio da girare doverosamente e rigorosamente al direttore generale Pierpaolo Marino.

Arturo Zambaldo

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