Atalanta, sabato c'è la Coppa Italia
Sabato arriva il Padova al Comunale

Prima uscita ufficiale per l'Atalanta che sabato sera alle 20.45 gioca in Coppa Italia. Il match è in programma al Comunale contro il Padova e si prevede il 3-4-2-1 messo in mostra mercoledì nell'amichevole contro la Primavera.

Prima uscita ufficiale per l'Atalanta che sabato sera alle 20.45 gioca in Coppa Italia. Il match è in programma al Comunale contro il Padova e si prevede il 3-4-2-1 messo in mostra mercoledì nell'amichevole contro la Primavera.

In campo non scenderanno Bellini (che giovedì però si è allenato per una parte della seduta con la squadra ma che non si può considerare recuperato al cento per cento) e Carmona mentre i quattro nazionali sono arrivati a Zingonia giovedì. Consigli e Schelotto si sono allenati con la squadra, mentre Gabbiadini e Peluso, impiegati maggiormente da Prandelli, hanno fatto un lavoro solo di scarico. Consigli contro il Padova giocherà sicuramente, Schelotto molto probabilmente, Peluso difficilmente ma non si può escludere a priori.

Tra l'altro vista la duttilità di alcuni giocatori, il 3-4-2-1 potrebbe diventare facilmente un 4-4-1-1. Dunque vedremo quale sarà la scelta iniziale di Colantuono. Venerdì intanto la squadra si allenerà al pomeriggio a porte chiuse trattandosi della vigilia. 

Dopo la Coppa Italia, spazio al Campionato. L'Atalanta debutterà in casa, ospitando la Lazio domenica 26 agosto alle 20,45, poi nella seconda giornata il 2 settembre i nerazzurri faranno visita al Cagliari, sempre alle 20,45: al momento non si sa ancora se si giocherà sul campo neutro di Trieste o se sarà pronto in tempo il nuovo stadio a Quartu.

Sul fronte mercato l'Atalanta è pronta a chiudere lo scambio di comproprietà con la Juventus che porterà a Bergamo Troisi (e un conguaglio di 2,5 milioni di euro) e Gabbiadini al Bologna in prestito. Entro sabato verrà definita l'operazione. Di Peluso se ne riparlerà in un secondo momento. L'Atalanta non ha fretta e il giocatore non punta i piedi.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 17 agosto

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