Motomondiale «bergamasco»
tra team, campioni e cuochi

Romagna terra di motori, ma anche la Bergamasca non scherza. La conferma arriva dal Motomondiale che prende il via questo fine settimana in Qatar e che vede Bergamo rappresentata in varie vesti: c'è un team, un ex campione ora mentore, un fornitore di impianti frenanti, un produttore di caschi e ancora cuochi, meccanici e tuttofare. Manca solo un pilota a tempo pieno perché il 16enne selvinese Andrea Locatelli disputerà 4 o 5 GP, a partire dalla gara del Mugello del 2 giugno.

Nato a fine 2009 a Mozzo, il team Italtrans punta quest'anno al massimo obiettivo in Moto2, dopo gli ottimi risultati dei test invernali con il telaio Kalex e Julian Simon e Takaaki Nakagami in sella.
Appeso il casco al chiodo a fine 2009, Roberto Locatelli è diventato coordinatore tecnico FMI (Federazione Motociclistica Italiana) del Team Italia: creato per allevare giovanissimi talenti, l'anno scorso ha raccolto i primi frutti con il successo di Romato Fenati in Spagna e altri due podi colti dallo stesso Fenati a Misano e da Alessandro Tonucci in Giappone.

La crescita in doppia cifra di Brembo è anche l'effetto delle numerose vittorie in Formula 1 e nella MotoGP. Limitandoci alle due ruote basti pensare che i suoi impianti frenanti erano montati su 21 delle moto vincitrici degli ultimi 22 Mondiali della classe regina. Diversa invece la filosofia dell'azienda di caschi Nolan che dopo aver vinto 4 degli ultimi 6 Mondiali della MotoGP con Casey Stoner e Jorge Lorenzo riparte quasi da capo. Il gruppo Nolan (marchi Nolan e X-lite) ha preferito concentrarsi sulla Superbike (7 piloti) mentre nel MotoMondiale punta sui giovani.

Dove Bergamo non conosce rivali è nella ristorazione. Dal 1995 Massimo Conti, che oggi ha 47 anni, è responsabile delle cucine del team Honda ufficiale dove lavora anche l'altro bergamasco Guido Giavazzi (42 anni), elogiato dal sito della Red Bull. Alla squadra ufficiale Honda c'è il 31enne Costantino Ghinzani, mentre in Yamaha c'è il 35enne Michele Quarenghi.

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