La «Picci» si presenta a Torino
«A Bergamo sono stata bene»

«Porto la soluzione per vincere!». Francesca Piccinini inizia l'avventura nella sua nuova squadra, la Duck Farm Chieri Torino, e fa subito sognare i tifosi. Il simbolo vivente della pallavolo femminile italiana cambia maglia dopo 13 anni di vittorie a Bergamo.

«Porto la soluzione per vincere!». Francesca Piccinini inizia l'avventura nella sua nuova squadra, la Duck Farm Chieri Torino, e fa subito sognare i tifosi. Il simbolo vivente della pallavolo femminile italiana cambia maglia dopo 13 anni di vittorie a Bergamo («Lì sono stata sempre bene, anche nel momento dell'addio, quando mi hanno spiegato le loro difficoltà economiche, c'è massima sincerità») e il suo arrivo nel capoluogo piemontese non può passare inosservato.

Al suo arrivo nella sala in cui è prevista la sua presentazione ufficiale, in centro città, il traffico si blocca. Uno stuolo di fotografi e telecamere, di giovani pallavoliste e semplici curiosi, riempiono di entusiasmo il primo giorno della nuova avventura. Francesca ha gli occhi lucidi, l'emozione si avverte.

«Sono contenta di vedere così tanta gente - esordisce -. Non è facile per me fare queste conferenze, ne ho fatte soltanto due in vita mia, a Bergamo e oggi. Agli inizi a Modena e quando sono andata in Brasile ero troppo giovane...».

Il presidente del Chieri Torino, Maurizio Magnabosco, la accoglie dicendo che «avere Francesca in squadra è il sogno di ogni tifoso». Un sogno che ora è realtà. La «Picci» ringrazia, si dice «orgogliosa di vestire questa maglia» e poi spiega la scelta di indossare i colori biancoblù.

«Sono a Torino perché la società ha fatto di tutto per portarmi qui. L'estero? Sono una patriota, avevo già lasciato l'Italia a 18 anni per andare in Brasile, questa è stata una scelta fatta col cuore. Il club ha creduto in me, è stato molto semplice».

Il corteggiamento a Francesca è stato lungo e serrato. C'è voluto un paio di mesi per convincerla e strapparla alla concorrenza, nazionale e internazionale. «È stata un'operazione molto complessa e molto affascinante, è stata una trattativa molto difficile - ammette il tecnico, François Salvagni -. Da campioni come lei c'è tanto da imparare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA