Atalanta, altra salvezza tranquilla
O si alzerà l’asticella delle ambizioni?

Nel sesto campionato consecutivo in serie A l’Atalanta reciterà il copione dei precedenti cinque? Ovvero, l’obiettivo rimarrà la salvezza oppure verrà alzata l’asticella degli obiettivi?

Domande, queste, poste dai tifosi in pratica già il giorno dopo la fine del torneo. Risposta presumibilmente scontata se lo si dovesse chiedere alla dirigenza: per un club di provincia la permanenza nella massima divisione nazionale rappresenta, in partenza, di per sé un traguardo ragguardevole. Tutto vero.

Ma l’appetito, si sa, vien mangiando. E, allora, perché non dar vita ad ambizioni ulteriormente stimolanti visto che gli stessi nerazzurri sono reduci da annate da etichettare, senza alcun dubbio, positive? Cavalcando queste considerazioni non resta che auspicare un mercato estivo adeguato. In primis occorrerà limitare il numero delle cessioni eccellenti in aggiunta a altrettanti innesti di un certo peso.

Operazioni che, però, inevitabilmente, comporterebbero «rossi» in bilancio. In altre parole non si può pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca. A meno che, sempre per inseguire sogni fuori dalla effettiva portata, i preposti alle trattative non azzecchino in entrata e in uscita più di un jolly. Il discorso va coniugato anche con la bontà della scelta dell’allenatore, argomento da etichettare come il tormentone di questi tempi. E pure dallo spessore del mister in arrivo (difficilmente verrà, del resto, confermato Edy Reja) si comincerà a intuire a quali risultati punterà l’Atalanta edizione 2016-2017.

Arturo Zambaldo

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