Atalanta, Caldara parla del Torino
«È l’ora di sbloccarsi in trasferta»

«Vogliamo vincere il campionato delle altre», confessa Mattia Caldara, uno dei punti fermi della squadra di ieri e di oggi. I pensieri del difensore, ora, sono tutti colorati di nerazzurro: il Torino, domani, sarà un’avversaria come un’altra, l’aria di derby la sentirà solo l’anno prossimo.

Juventus e Nazionale appartengono al futuro, il presente si chiama Atalanta, con un’Europa da riconquistare e un’altra da stupire, ancora, arrivando chissà dove («Quarti? Semifinali? Finale? Chissà…»). Prima ci sarà da curare il mal di trasferta: «Se vogliamo arrivare in alto, dobbiamo sbloccarci fuori casa», spiega Caldara. Ogni discorso parte da lì.

Due trasferte di fila in A e l’Europa League che sta per fermarsi: è un momento chiave? «È molto importante, perché ci dirà qual è la nostra dimensione in campionato e con chi possiamo lottare. Finora in trasferta abbiamo conquistato solo due pareggi: se vogliamo confermarci, dobbiamo cominciare a fare punti fuori. È stato il rendimento esterno a spingerci in alto l’anno scorso: ne siamo consapevoli».

Cosa non ha funzionato finora?«Qualche volta ci siamo sciolti dopo avere preso il primo gol: abbiamo continuato come se avessimo già perso. Avremmo dovuto soffrire, magari giocando male, ma portando la gara fino alla fine, per poi giocarci tutto. Dobbiamo essere più bravi a soffrire insieme, da squadra».

Il trionfo di Liverpool può avere cambiato qualcosa?«Credo di sì: ci dà grande spinta e la consapevolezza che possiamo fare bene anche lontano da casa. Dobbiamo ritrovare la mentalità vincente: sapendo che in trasferta, appena ci rilassiamo, subiamo gol, dobbiamo stare attenti per tutti i 90’».

Con il Torino è uno scontro diretto?«Il Torino è partito con l’ambizione dell’Europa, come noi: ci stiamo provando».

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