Atalanta, con Colantuono a Rovetta
Un mix di giocatori esperti e giovani

I nerazzurri saliti per il ritiro a Rovetta con mister Stefano Colantuono sono trentadue: mica uno scherzo. Un piccolo esercito, comunque, da sfoltire e al tempo stesso da integrare con un paio di elementi. Perciò aspettiamoci che da un giorno all’altro qualcuno rimetta in ordine le valigie.

I nerazzurri saliti per il ritiro a Rovetta con mister Stefano Colantuono sono trentadue: mica uno scherzo. Un piccolo esercito, comunque, da sfoltire e al tempo stesso da integrare con un paio di elementi. Perciò aspettiamoci che da un giorno all’altro qualcuno rimetta in ordine le valigie per far posto ai preventivati acquisti.

Sin troppo facile indicare nei ripetitivi Bonaventura, Cigarini e Consigli gli atalantini più gettonati in uscita per quanto riguarda i big. Ancora da sistemare altrove, in particolare, Del Grosso, Brienza, Gagliardini, Ardemagni, Bentancourt e Scaloni.

All’appello, in entrata, mancano un’altra punta e un esterno di centrocampo a maggior ragione se Bonaventura e Cigarini dovessero essere ceduti. Rimarranno, invece, da noi Carmona e Moralez nonostante qualche richiesta proveniente dall’estero è sempre insistente.

Da salutare con soddisfazione gli innesti per il soggiorno in Alta Valle Seriana dei Primavera Merelli, Grassi e Pugliese, terzetto che dovrebbe cogliere al volo l’opportunità di allenarsi e confrontarsi con i più illustri compagni. Due-tre gradini più in alto dei citati baby gli ex figli di Zingonia, Zappacosta, Molina e Suagher i quali in virtù di recenti positive esperienze nelle serie inferiori potranno dire la loro pure a livello di prima squadra.

Insomma, il gruppo consegnato domenica all’ intero staff tecnico si identifica in un mix di pedine collaudate, in cerca di spazio e dagli iniziali contatti con colleghi professionisti per eccellenza. Significativo, inoltre, che a prendersi cura degli uni degli altri sia Colantuono: forte della quinta stagione sportiva di fila, in nerazzurro, non perderà infatti, un solo istante alla ricerca delle strategie e di quant’ltro di sua stretta competenza. Le premesse per le due settimane di lavoro nella località montana bergamasca esistono eccome. Buon lavoro.

Arturo Zambaldo

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