Atalanta, Costanzi è un colpaccio
Vale più dell’ingaggio di un campione

La notizia è da caratteri cubitali: l’Atalanta ha ingaggiato Maurizio Costanzi. Non Maurizio Costanzo quello della tv. No, Maurizio Costanzi quello che partendo dal nulla ha fatto del Chievo il 4° vivaio d’Italia dietro Lazio, Juventus e Roma.

La notizia è da caratteri cubitali: l’Atalanta ha ingaggiato Maurizio Costanzi. Non Maurizio Costanzo quello della tv. No, Maurizio Costanzi quello che partendo dal nulla ha fatto del Chievo il 4° vivaio d’Italia dietro Lazio, Juventus e Roma.

Lo dice il ranking della Lega, stilato sulla base dei risultati degli ultimi 5 anni. A inizio stagione il Chievo era 8°, l’Atalanta 12a. Il Chievo ha appena vinto lo scudetto Primavera e nella prossima stagione partirà 4°. E il Chievo per tutto il suo settore giovanile (10 squadre) investe due milioni l’anno. L’Atalanta tre. Le grandi del calcio italiano sono tutte in doppia cifra.

Ebbene il primo protagonista di questo miracolo-Chievo è Maurizio Costanzi, 56 anni, veronese, una carriera da libero in C e D, medico mancato, da 16 alla guida del vivaio gialloblù. Tra gli addetti ai lavori è considerato uno dei tre-quattro eredi naturali di Mino Favini come punto di riferimento dei calcio giovanile italiano. Specializzato sul calcio africano, ha chiuso il rapporto con il Chievo e ha firmato un contratto quinquennale con l’Atalanta.

Costanzi affiancherà Mino Favini e Giancarlo Finardi, sarà il primo responsabile dello scouting: si colloca tra il maestro Raffaello Bonifaccio, che segue l’attività di base, e Beppe Corti, che segue i giocatori (anche giovani) per la prima squadra. Nell’ambiente da ieri circola la battuta che l’Atalanta ha fatto rapidamente e a fari spenti quel che avrebbero dovuto fare le grandi.

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