L’Atalanta più bella pareggia ancora
E la salvezza è sempre più vicina

Quarto pareggio consecutivo per l’Atalanta che, al Comunale di Bergamo, ha giocato splendidamente per più di un’ora contro la Lazio, ma nel finale ha accusato una flessione e i biancocelesti hanno rimontato al 33’ st con Parolo il gol realizzato da Biava al 4’ st. L’1-1 avvicina comunque ancor di più i nerazzurri alla salvezza: +9 (che vale +10) su Cesena (ko per 3-1 a Firenze) e Cagliari (peraltro in campo lunedì sera in casa contro il Parma).

ATALANTA-LAZIO 1-1

RETI: 4’ st Biava, 33’ st Parolo.

ATALANTA (4-3-3): Sportiello 7; Bellini 6,5, Masiello 6,5, Biava 7,5, Del Grosso 6,5; Carmona 7, Cigarini 7,5 (34’ st Moralez sv), Migliaccio 7; D’Alessandro 7,5 (25’ st Zappacosta 6), Pinilla 6,5 (25’ st Bianchi 6), Gomez 7. All. Reja. in panchina: Avramov, Frezzolini, Scaloni, Cherubin, Dramè, Grassi, Emanuelson, Boakye, Rosseti.

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 7,5; Basta 6, Mauricio 5,5, Ciani 5,5, Radu 5,5 (24’ st Braafheid 6); Cataldi 6, Parolo 7; Candreva 5,5, Mauri 5 (19’ st Djordjevic 6), Anderson 6; Keita 6 (31’ st Perea sv). All. Pioli. In panchina: Berisha, Strakosha, Konko, Novaretti, Cavanda, Ledesma, Onazi, Gentiletti, Lulic.

Arbitro: Orsato di Schio 6.

Ma ormai, sinceramente, ci sembra quasi inutile parlare di salvezza. È vero che il Cagliari, vincendo contro il Parma, potrebbe risalire a -6 (-7), la realtà però dice che i nerazzurri con l’ennesima X hanno blindato ulteriormente la loro posizione. Ora si tratta soltanto di attendere il verdetto dell’aritmetica. In teoria potrebbe concretizzarsi anche domenica prossima (a Palermo) o la domenica successiva dopo in casa contro il Genoa.

Intanto applaudiamo l’Atalanta che per un’ora ha disputato sicuramente la miglior prestazione della gestione Reja. Si pensava a una squadra nerazzurra prudente che potesse giocare d’attesa contro un’avversaria sulla carta molto più forte, invece Bellini e compagni sono stati di un’aggressività tale che i biancocelesti nel primo tempo hanno sofferto tantissimo sul piano del gioco. È stato un vero 4-3-3, non un 4-5-1 mascherato, ma - al di là del modulo - è stata la determinazione e l’efficacia nell’interpretarlo a farlo risaltare.

Se controlliamo le palle-gol, la superiorità dei bergamaschi è stata un po’ meno evidente, perché la Lazio ha comunque centrato un palo al 5’ pt con Keita e Sportiello ha salvato sullo stesso Keita al 33’ pt, ma è stato Marchetti l’assoluto protagonista con le parate su un’incornata di Migliaccio al 14’ e una deviazione di Biava al 17’ st, ma soprattutto con una respinta incredibile su una bordata quasi a colpo sicuro di Gomez che ha calciato all’altezza del dischetto del rigore al 43’ pt.

Nella ripresa, è stata un’Atalanta ancora più arrembante nei primi minuti: al 3’ st Gomez ha centrato il palo alla sinistra di Marchetti con una cannonata da fuori area, mentre al 4’ st Biava ha segnato l’1-0 schiacciando in rete di testa un corner da destra di Gomez. Soltanto dopo aver incassato il gol, la Lazio si è scossa e, complice un comprensibile appannamento dell’Atalanta, ha progressivamente dato maggiore intensità alla sua manovra, Keita ha fallito l’1-1 al 18’ st con un colpo di testa impreciso da posizione molto favorevole e Parolo ha pareggiato al 33’ st, quando - su azione di corner da destra - ha resistito a Bellini e ha infilato l’angolino alla sinistra di Sportiello con una pregevole semirovesciata.

Che Reja volesse comunque vincere l’ha dimostrato sostituendo Cigarini con Moralez appena subìto il pareggio. E al 34’ st un colpo di testa di Zappacosta (entrato al 25’ st per D’Alessandro, così come Bianchi aveva rilevato Pinilla) ha sfiorato il palo alla destra di Marchetti. È stato però la Lazio ad attaccare, ma l’Atalanta ha resistito (da segnalare che Sportiello è stato ammonito per perdita di tempo e, essendo diffidato, dovrà saltare la trasferta di Palermo) conquistando comunque un pareggio prezioso.

Parlando dei singoli, super in cabina di regia Cigarini, che pure non era al 100% e difatti è stato sostituito perché era sfinito e mezzo infortunato, con lui molto positivi Biava, e non solo per il gol, D’Alessandro, imprendibile nel primo tempo sulla fascia destra e pure lui in debito d’ossigeno nella ripresa, Carmona, polmone di centrocampo, Migliaccio, tatticamente fondamentale, Gomez, che sta diventando un punto di forza della squadra, e Sportiello, sempre decisivo con i suoi interventi. In definitiva, abbiamo parlato più di mezza squadra. Lode comunque a tutto il collettivo e lode a Reja che ha preparato in modo perfetto il match.

Marco Sanfilippo

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Atalanta in campo al Comunale di Bergamo contro la Lazio nella 34ª giornata del campionato di serie A. Match duro per i bergamaschi perché i biancocelesti sono stati appena superati dalla Roma (2-0 al Genoa) e devono vincere per balzare di nuovo in seconda posizione. I nerazzurri - +8 su Cagliari e Cesena - probabilmente firmerebbero per il quarto pareggio consecutivo che li avvicinerebbe ancor di più alla salvezza.

Mister Reja, se il campo dirà quello che indicano i due schieramenti ufficiali, dovrebbe presentare un 4-3-3. In difesa c’è la sorpresa Del Grosso, preferito sulla sinistra a Dramè, mentre i centrali sono Masiello e Biava con Bellini a destra. Da segnalare che Stendardo non è nemmeno in panchina. A centrocampo Cigarini, non al 100%, stringe i denti e gioca insieme a Migliaccio e Carmona, mentre in attacco Pinilla è la punta centrale supportato da Gomez e D’Alessandro (a non Zappacosta).

Nella Lazio, orfana di Klose, squalificato, avrebbe dovuto giocare Lulic nel terzetto che include pure Mauri e Candreva alle spalle di Keita, ma Lulic ha dovuto dare forfait in extremis e dunque c’è spazio per il temibilissimo Anderson, a cui Pioli era orientato a dare un turno di riposo.

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