Atalanta, Migliaccio annuncia il ritiro
«Lavorerò per la società, è un onore»

Ci sono interviste riuscite, interviste meno felici, interviste che vorresti non fare mai. Anche se poi diventano momenti solenni, da consegnare diretti alla storia.

L’appuntamento del venerdì a Zingonia diventa tale quando - su richiesta - l’interlocutore è Giulio Migliaccio. Che non gioca mai, ma quando parla dice sempre qualcosa. Compreso quello che non vorresti mai sentire: «Sì, mi ritiro. Sto bene, sono integro, sono in serie A ormai da 13 anni. Poter scegliere di farlo è una grande vittoria. Non lo devi far decidere agli altri».

Certo, certo. Ma...

«Ti prepari a questi eventi, lo senti dentro che è il momento giusto, nell’ultimo anno ci ho pensato tanto. E considero naturale smettere qui: da atalantino ho cominciato in A, da atalantino è normale finire».

Ma lei a gennaio si poteva allungare di un paio d’anni la carriera...

«Sì, ma perdi la tua identità. Due anni di B, anche società ambiziose. Ci ho rinunciato: non sarebbe normale, non cerco rivalse, non penso all’ingaggio. E la mia decisione è dettata anche dal fatto che qui la società mi ha proposto un bel progetto a livello dirigenziale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA