Baselli tra Nazionale e futuro
«Il Brasile un grande sogno»

«In Brasile pur di cancellare le ferie. Esagerate Le voci sul Psg». La grande promessa del vivaio nerazzurro sta sbocciando a primavera. Con il 2014 il minutaggio del centrocampista Daniele Baselli, classe 1992, è cresciuto.

«In Brasile pur di cancellare le ferie. Esagerate Le voci sul Psg». La grande promessa del vivaio nerazzurro sta sbocciando a primavera. Con il 2014 il minutaggio del centrocampista Daniele Baselli, classe 1992, è cresciuto, la sicurezza in sé stesso anche e Cesare Prandelli lo ha convocato in Nazionale per far parte del gruppo dei papabili per il Mondiale brasiliano.

Il giovane atalantino sogna ad occhi aperti, fresco di ritorno da Coverciano: «Abbiamo fatto dei test fisici e basta, per vedere la condizione in vista del Mondiale - ha raccontato in sala stampa Baselli-. Fa piacere essere tra i 50 con i grandi campioni, gente che ha vinto un Mondiale. Già essere lì è stato un sogno raggiunto, ancora non ci credo. Ho già prenotato le vacanze, ma basta un attimo per cancellarle: meglio del Brasile cosa c’è? Ero in gruppo con De Rossi, abbiamo parlato della partita di sabato scorso, e poi ci ha raccontato di come è andata in Brasile alla Confederation Cup dello scorso anno. Sono qua per imparare, c’è gente superiore a me».

In casa Atalanta le ultime due sconfitte non hanno cancellato quanto di buono fatto fino a questo momento ed il sogno Europa: nei prossimi incontri casalinghi contro Verona e Genoa ci sono in palio punti decisivi. «Noi ci crediamo fino alla fine, avremo anche il Milan in casa: non sembra alla nostra portata, ma perché non provarci? - continua il giocatore -. Ci sono ancora tanti punti in palio, ci sono molti stimoli, il record di punti, stare davanti alla Lazio e poi perché non l’Europa? Dovremo fare una grande partita contro il Verona, perché loro hanno ritrovato fiducia dopo un periodo difficile: dobbiamo affrontarli a viso aperto. Con il Sassuolo eravamo carichi, ma gli episodi ci hanno detto male: queste due partite casalinghe saranno decisive, 6 punti sarebbero il regalo pasquale più bello, anche se un gol in stagione mi manca».

Da giovane promessa a giocatore affermato di qualche grande club il passo è lungo, ma gli addetti ai lavori trovano sempre nuove squadre a cui affiancare il centrocampista bresciano, tra cui il ricchissimo Psg . «Ci sono tante voci, ma sono concentrato solo su questo finale di stagione. Quest’anno mi è servito a crescere e l’anno prossimo spero di poter dare ancora di più, perché giocando cambia tutto - conclude -. Si parla tanto, diventa un peso addosso in più, anche perché è inutile continuare a farlo. Mi sembra eccessivo essere accostato al Paris Saint Germain: non dico che non mi andrebbe bene, ma sembra esagerato, perché non mi posso lamentare del mio primo anno in A, ma dubito che un grande club veda un ragazzo che non ha giocato con continuità. Devo tanto a Cigarini, così come agli altri compagni di reparto, che mi hanno sempre sostenuto in questa prima avventura nella massima serie».

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