Ciclismo: Astana, licenza a rischio
Nibali e tre bergamaschi sulle spine

Una nuova bufera rischia di abbattersi sull'Astana di Vincenzo Nibali e di tre bergamaschi, uno doc, ovvero Alessandro Vanotti, e due d’adozione, cioè Fabio Aru e Paolo Tiralongo. L'Uci, la Federazione internazionale, ha chiesto che venga revocata al team kazako la licenza World Tour che era stata concessa lo scorso dicembre.

Licenza che era stata rilasciata non fra pochi dubbi a causa dei cinque casi di doping che hanno travolto il team in tre mesi: due positività, i fratelli Maxim e Valentin Iglinsky all'Epo, nella squadra World Tour, e tre, Ilya Davidenok, Viktor Okishev e Artur Fedosseyev a causa di steroidi, nella formazione Continental.

Ma alla luce del rapporto presentato dall'Università di Losanna, incaricata di analizzare la condotta del team in materia di antidoping, «l'Uci è fermamente convinta che ci siano le basi per sottoporre il tema alla Commissione per le licenze e chiedere che la licenza dell'Astana venga revocata».Secondo la Federazione, il rapporto stilato dall'Università di Losanna dimostra che c'è «una grossa differenza» fra le politiche e le strutture presentate dal team davanti alla Commissione e la realtà, e cita anche l'inchiesta di Padova che coinvolge membri dell'Astana.

Se venisse revocata la licenza, Nibali - vincitore dell’ultimo Tour de France - non potrebbe partecipare a tutte le più importanti corse del 2015, comprese naturalmente Giro e Tour, a meno che non cambi squadra, evento abbastanza improbabile visto che ormai la stagione è iniziata e sarebbe problematico inserire un campione del suo calibro e del suo ingaggio in una squadra di vertice senza alterarne gli equilibri.

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