Colantuono: dobbiamo fare punti
per affrontare il futuro con serenità

«Il Torino è un club a livello di Juve, Milan, Inter e Roma. Sono contento di averlo allenato, anche se in un'annata un po’ particolare. Meritano di aver ritrovato la dimensione europea».

Stefano Colantuono ricorda con piacere l'esperienza in granata, finita con una promozione fallita ai playoff nel 2010. «Torino è una grande piazza. Cairo è stato bravo, dopo alcuni errori iniziali, a riportarla in alto. Sono convinto che anche quest'anno lotteranno per l'Europa».

Quella granata è stata però solo una parentesi, la storia di Colantuono è soprattutto atalantina. Domenica il tecnico festeggerà le 246 panchine nerazzurre in campionato e raggiungerà Emiliano Mondonico, che resta primatista assoluto con 295 partite alla guida dei bergamaschi. «Ne sono orgoglioso. Spero di superarlo e di staccarlo un po’...» sorride l'allenatore, scacciando forse in modo definitivo le voci di un possibile esonero filtrate prima della sfida con il Napoli.

Il pareggio con i partenopei ha confermato che l'Atalanta è viva e ha ancora una grande voglia di lottare. Un buon contributo è arrivato dai veterani come Raimondi e Stendardo, «rispolverati» contro i partenopei. Qualcuno ha visto un «suggerimento» della società dietro questa scelta, ma Colantuono è categorico: «Io non ho mai ascoltato nessuno e mai lo farò. Con i dirigenti possiamo confrontarci, ma nella mia carriera la formazione l'ho sempre fatta io. E comunque il presidente Percassi mai si è permesso di darmi indicazioni, chiede soltanto di dare sempre il massimo».

Il tecnico puntualizza: «Se Raimondi e Stendardo hanno giocato è stato per motivi di turnover e perché sapevo cosa potevano darmi, non certo perché qualcuno mi ha telefonato». Per domenica Colantuono annuncia altri cambiamenti: il modulo dovrebbe ricalcare il 4-5-1 visto con il Napoli, con il probabile rientro di Biava in difesa al posto proprio di Stendardo. Raimondi dovrebbe esser confermato in fascia destra, Carmona sostituirà lo squalificato Cigarini. «Dobbiamo fare punti per metterci nelle condizioni di affrontare con serenità le prossime sfide contro squadre più alla nostra portata - sottolinea Colantuono -. Poi quando saremo più tranquilli torneremo a esprimerci al meglio anche dal punto di vista del gioco».

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