Comark, addio al sogno A2
Sarà Udine a tentare il salto

Si spezza il sogno, per la Comark, di accedere alla final four per il salto in A2. Festeggia Udine che nella «bella» castiga inesorabilmente gli avversari. In ogni caso guai non assolvere appieno capitan Chiarello e compagni che anche questa volta hanno profuso il massimo sull’infuocato parquet friulano, esaurito all’inverosimile.

Purtroppo il team orobico è incappato in una serataccia nei tiri dalla media-grande distanza e anche da sotto (più d’uno, infatti, i “rigori” sbagliati). E concedere ai contendenti di turno un vantaggio del genere ha determinato l’ eloquente passivo finale di 16 lunghezze. Evidentemente la Comark ha pagato oltre il previsto lo stress accumulato nelle dodici sfide, in rapida successione, di questi massacranti playoff in aggiunta ad un dispendio di energie fisiche davvero notevoli. Ciò nonostante la formazione di coach Cece Ciocca ha retto, pressochè alla pari, la competitività di Udine nel primo e nel secondo quarto. Poi però i locali hanno espresso il meglio al rientro dell’intervallo lungo mettendo in grande difficoltà i bergamaschi. Nell’ultima frazione sempre i padroni di casa hanno proseguito sul copione precedente sorretti dal focoso pubblico del palazzetto Benedetti. Comark che già al 35’ si è trovata sotto di 18 punti (62-44) veramente troppi per tentare una possibile rimonta in maniera concreta. Condivisibile il commento di Chiarello, al termine della partita «Ce l’abbiamo messa al massimo ma non c’è stato nulla da fare. In questa gara quattro, poi, Udine ha giostrato alla grande mettendoci in enorme difficoltà sotto diversi aspetti».

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