Curva Nord, sciopero contro l’articolo 9
Questura: «Automatismo di legge»

La Questura risponde al volantino della Curva Nord che parla di volontà persecutoria nei confronti di alcuni tifosi: «Nessuna discrezionalità, è un’automatismo di legge». Stasera, comunque, allo stadio 15 minuti di silenzio del tifo durante la partita del Bortolotti contro il LIlle.

I tifosi in sciopero per l’applicazione dell’art.9 attaccano la Questura che replica: «Nessuna valutazione discrezionale, si tratta di un’automatismo di legge».

Ecco la nota della Questura: «Questa mattina è stato pubblicato sulla pagina Facebook «Sostieni la curva» un comunicato relativo ad una presunta «emanazione da parte della Questura di una serie di articoli 9 mirati verso alcuni ragazzi del gruppo». Sul punto, si rappresenta che la specifica normativa vieta alle società l’emissione di titoli di accesso alle partite a tutti coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Si tratta quindi di un automatismo di legge, che prescinde da qualsiasi valutazione discrezionale della Questura. La Questura di Bergamo ribadisce con ferma convinzione la propria fattiva disponibilità ed impegno a contribuire a tutte le iniziative tendenti a rendere sempre più fruibile ogni evento sportivo cittadino».

Ecco, invece, alcuni passi della nota pubblicata questa mattina sui sociale dai tifosi.: «Ci fermeremo per i primi 15 minuti, per far capire cosa significa uno stadio senza la sua anima, senza i suoi ragazzi, senza la sua curva. A tutto c’è un limite» sono queste alcune delle righe della nota pubblicata sui social network la Curva Nord di Bergamo ha annunciato una protesta pacifica nel primo quarto d’ora del Trofeo Bortolotti, in programma mercoledì 26 luglio allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia. Una decisione presa dopo aver constatato l’emissione di una serie di articolo 9, ovvero il divieto di accedere a manifestazioni sportive, a carico di alcuni ragazzi del gruppo «che in passato hanno ricevuto un Daspo, già scontato, e il reato di cui sono stati accusati è l’accensione di torce al gol dell’Atalanta». Poi il riferimento alla Questura di Bergamo in riferimento anche al processo in corso. «Tutto questo è inaccettabile Bergamo è una delle poche città in Italia dove viene utilizzato questo strumento, incostituzionale e provocatorio verso una tifoseria che ha dimostrato passi in avanti, come maturità e coinvolgendo una città intera, portando in alto il nome di Bergamo, in Italia e in Europa».

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