Denis e lo scatto di nervosismo
Sbagliare è umano, ma rifletta

E no, la plateale disapprovazione di Denis, richiamato dal mister in panchina, non l’abbiamo ancora digerita. Si perché sul conto di un professionista dal comportamento sino a qualche istante prima esemplare davamo per scontato che scelte e decisioni dell’allenatore andassero accettate senza batter ciglio.

O quanto meno il disappunto per la decisione presa da Colantuono sarebbe dovuto essere contenuto e mascherato in cuor suo. Tanto più che il cambio al sedicesimo minuto della ripresa era figlio di una prova per nulla soddisfacente. Lesa maestà nei confronti del Tanque? Non scherziamo.

È da sette turni che in tutti i modi chi di dovere si presta a incoraggiare l’attaccante argentino nell’intento di interrompere il prolungato digiuno da bomber. Di ciò se ne sarà certamente accorto eccome la stessa punta. A questo punto non ci resta che ricorrere all’inappellabile «sbagliare è umano». In tal caso rimaniamo in attesa di rivedere l’«uomo» da sempre stimato e il giocatore che con le sue reti in doppia cifra, da quando è a Bergamo, hanno consentito all’Atalanta di disputare stagioni ad alto livello.

E sempre a proposito di attaccanti doveroso evidenziare Boakye, il ventunenne ghanese che ha firmato il prezioso gol-partita contro il Parma. Per lui si è trattato della seconda segnatura (la metà di quelle siglate dalla squadra). Subentrato a D’Alessandro al 31’ della ripresa si è trovato al posto giusto per sospingere il pallone oltre la linea della porta emiliana. Una marcatura che ha così evitato ai nerazzurri di trascorrere una settimana quasi da incubo. Ma allora una maglia da titolare, sin dalla prossima trasferta di Udine, non se la merita?

Arturo Zambaldo

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