Denuncia combine in Svezia
Minacciato lo 007 bergamasco

«Le minacce me le aspettavo. Ma ci spaventa di più l’atteggiamento delle federazioni che ci isolano, rendendoci vulnerabili». Polpette avvelenate dalla Svezia.

Prima l’alzata di spalle infastidita di qualche dirigente federale, poi gli insulti sui forum dei tifosi, infine le minacce. Pessimo clima(x). Francesco Baranca, bergamasco, direttore generale di Federbet, l’associazione belga di bookmaker e consumatori in lotta contro il calcio-scommesse, già consulente della procura di Cremona e da qualche settimana anche dell’Atalanta, sorride dicendo di non farci troppo caso.

«Sporgerò denuncia a Bruxelles». Ma un paio di giorni fa, quando ha visto sulla sua pagina Facebook quel messaggio così poco cifrato, ammette di aver sorriso poco. «Smettila di scrivere mer…a contro il Syrianska», mi hanno scritto, e poi minacce e insulti con l’augurio di un mio rapido decesso («I hope you die») e la speranza d’incontrarmi faccia a faccia. Non credo che chi abbia davvero intenzioni pericolose minacci via Facebook mettendo nome e cognome e d’altra parte è ormai noto a molti quanto si stiano diffondendo anche in Svezia le scommesse sulle partite truccate, specie nelle serie inferiori».

Sotto la lente il Superettan, la serie B svedese, dice Baranca, e alcune partite del Syrianska di Södertälje, la Mesopotamia del Nord, 60mila abitanti a 30 chilometri da Stoccolma, già culla di Borg e di una storica immigrazione mediorientale.

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