Dopo la «sbornia» della stagione passata
Atalanta, le aspettative sono a «mille»

Un anno fa di questi tempi, chi non avrebbe firmato a occhi chiusi per due punti ottenuti nelle due imminenti sfide di campionato con Roma (a Bergamo) e Napoli (fuori casa)? Quest’anno, però, la musica è cambiata, eccome.

Almeno in partenza, non ci va proprio di pensare di dividere la posta in palio. Due punti come obiettivo nelle prime due partite di campionato sembrano oggi poca cosa, nonostante le ambizioni da scudetto di entrambe le avversarie dei neroazzurri e nonostante un per un risultato così lo scorso anno avremmo messo la firma. A farci sognare una partenza a spron battuto, non è solo il quarto posto della scorsa stagione ma anche l’organico attuale, promosso a pieni voti da quasi tutti gli addetti ai lavori. Naturalmente «l’affaire» Spinazzola non ci voleva, anche se nel caso di un ormai sempre più probabile blitz bianconero, vien dato in arrivo un sostituto di notevole peso tecnico. Si aggiungono le prestazionie i risultati convincenti già ottenuti dalla nuova Atalanta nel precampionato. Difesa e attacco hanno già ampiamente dimostrato di aver raggiunto un buon livello di intesa e di rendimento.

Con l’ ingaggio di figliol prodigo Marten De Roon, pure il centrocampo dovrebbe portare garanzie di solidità. Non possiamo dimenticare poi, il valore aggiunto della conferma di Papu Gomez, caricato al massimo dal clima idilliaco che si è creato attorno a lui, sia da parte della società, sia dei tifosi. Esistono, dunque, i presupposti perchè gli atalantini scendano sin campo, prima degli “Azzurri d’ Italia” e sette giorni dopo del San Paolo, senza timori reverenziali o se si preferisce senza complessi di inferiorità. Si sta, ormai, parlando di un’Atalanta formato Europa...

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