È una Remer edizione Primavera
Con i soli senatori Marino-Rossi

È una Remer edizione primavera quella che si allineerà al via, a partire dal prossimo 5 ottobre, del suo ventunesimo campionato consecutivo nella terza categoria nazionale. Oggi come oggi sono, infatti, cinque i ventenni, Sabatini, Kyzlink, Turel, Carnovali e Gaspardo.

È una Remer edizione primavera quella che si allineerà al via, a partire dal prossimo 5 ottobre, del suo ventunesimo campionato consecutivo nella terza categoria nazionale. Oggi come oggi sono, infatti, cinque i ventenni, Sabatini, Kyzlink, Turel, Carnovali e Gaspardo inclusi nella rosa titolare a disposizione del confermato coach Vertemati.

Aggiungiamo pure il coetaneo Slanina che dovrebbe firmare, come anticipato la scorsa settimana, da un istante all’altro. Due soli i “senatori” del gruppo, la trentatreenne torre capitan Rossi e il pezzo da novanta Marino.

Un roster palpabilmente ringiovanito dopo le contemporanee uscite di Alessandri, Ihedioha e Borra autori, tra l’altro, di una stagione sportiva, specie i primi due, coi fiocchi. Una scelta, quella del club trevigliese, decisamente coraggiosa che può trovare una logica nelle nuove discutibili regole della federbasket che prevedono addirittura tredici team promossi nella divisione superiore.

Come dire che per non rischiare la retrocessione sarà sufficiente non piazzarsi dal quattordicesimo al sedicesimo posto. Tanto vale, allora, coniugare una gestione di contenimento nei costi puntando, sempre in materia di bilancio, anche all’ interessante premio finale in euro riconosciuto in base alle carte d’identità dei baby schierati sul parquet.

La Remer, in ogni caso, verrà a trovarsi con altre compagne di viaggio, concordi, cioè, nel privilegiare in maniera consistente pattuglie imbottite di giovani. E’ questo il prezzo, spesso e volentieri, da pagare quando, di colpo, ci si impatta in uno spropositato allargamento del numero di squadre da inserire in una qualsiasi serie superiore. In altre parole, a meno che di clamorose smentite sui campi da gioco, c’è da aspettarsi uno scadimento di spettacolo inteso nei più variegati aspetti.

Basterà, viceversa, consolarci all’idea di assistere a sfide dai ritmi più veloci visionando di sfuggita, al tempo stesso, qualche giovane talento dotato di passaporto per la pallacanestro d’èlite? Fate voi…

Arturo Zambaldo

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