Gimondi: mi rivedo in Nibali
Si è immersi in una felicità totale

Oggi Nibali, 49 anni fa lei. Gimondi, si rivede quel giorno in giallo a Parigi? «E come no!? Non faccio fatica a immaginare come stia vivendo Nibali queste ore. Ti senti immerso in un bagno di felicità totale. Sei sul tetto del mondo».

Oggi Nibali, 49 anni fa lei. Gimondi, si rivede quel giorno in giallo a Parigi? «E come no!? Non faccio fatica a immaginare come stia vivendo Nibali queste ore. Ti senti immerso in un bagno di felicità totale. Sei sul tetto del mondo».

Analogie fra la vittoria sua e quella di Nibali?

«Dello stato d’animo ho detto. Tecnicamente sono state due cose molto diverse. La sola analogia che riesco a trovare è che entrambi abbiamo conquistato la maglia gialla subito, lui il secondo giorno io il terzo, poi l’abbiamo “prestata” momentaneamente e ce la siamo ripresa per portarla a Parigi».

Le differenze?

«Fondamentale l’andamento della corsa, il suo sviluppo. Io alla vigilia dell’ultima tappa, che era una cronometro di 38 chilometri, non ero ancora sicuro di portare la maglia gialla sino alla fine: avevo un minuto e mezzo su Poulidor, avrei potuto perderla. Insomma, ho dovuto sudare e soffrire fino all’ultimo, e avevo soltanto 22 anni. Nibali, invece, s’è messo in tasca il Tour da un pezzo».

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