Gli alti e bassi di Cigarini e Baselli
sono lo specchio di questa Atalanta

Il loro rendimento sta creando diversi problemi a Stefano Colantuono. I due centrocampisti sono croce e delizia dello schieramento nerazzurro.

Entrambi, nel corso dell’altalenante girone di andata, una volta schierati in campo da titolari hanno alternato prestazioni deludenti ad altre decisamente convincenti. Nessuno dei due ha convinto appieno il mister nel ritenerli titolari inamovibili, e considerata la delicatezza del loro ruolo ai fini della costruzione delle giocate offensive, non appare un caso che i risultati della squadra ricalchino in parte quelli di Cigarini e Baselli: alti e bassi continui.

E lo stesso accade, più o meno, se i due vengono schierati insieme, con Baselli spostato su una fascia: e se questa soluzione avesse davvero convinto, la conferma sarebbe stata pressoché automatica. Vale la pena di ricordare che, la scorsa estate, la scelta della società di togliere ufficialmente Cigarini dal mercato era stata accolta con entusiasmo dalla tifoseria, e che Baselli è stato indicato in più occasioni dal direttore generale Pierpaolo Marino tra i migliori 3 centrocampisti del campionato italiano.

E allora qual è il problema? Qui dobbiamo ancora tirare in ballo Colantuono, confidando nelle capacità più volte dimostrate da quando è a Bergamo, perché bisogna capire se i problemi di Cigarini e Baselli siano psicologici o tecnici. Una domanda che esige una risposta, e velocemente.

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