La storia: in quattro da Mechelen
per la leggenda Atalanta-Malines

Esattamente 963km, in macchina, alla scoperta di un mondo nuovo. Si sono presentati così alla Festa della Dea, quattro ragazzi provenienti dal Belgio, da una città che ai tifosi atalantini evoca ricordi speciali.

Esattamente 963km, in macchina, alla scoperta di un mondo nuovo. Si sono presentati così alla Festa della Dea, quattro ragazzi provenienti dal Belgio, da una città che ai tifosi atalantini evoca ricordi speciali.

Da Mechelen, in francese Malines, sono giunti Kevin Claes, il più «vecchio» della compagnia con i suoi 22 anni, Raf Schroons e Arne Caluwè di 21 e il più giovane Jonas Geerts di 19. Nessun invito, nessun preavviso da parte dei ragazzi, ma un’avventura nata proprio sul racconto di quel doppio confronto della primavera del 1988, la semifinale di Coppa delle Coppe tra Malines e Atalanta.

Nessuno di loro era ancora nato, ma ci hanno pensato i genitori a ricordare cosa sono stati quei due match per una città delle Fiandre di 80mila anime. Fanno parte del gruppo ultras che fa il tifo per i giallorossi, tredicesimi quest’anno nella serie A belga.

Sono cresciuti con il mito di quella squadra, ammiratori dell’Atalanta e del suo mondo, che hanno voluto conoscere da vicino con questo pazzo viaggio. «Ho visto la sfida di qualche anno fa tra le vecchie glorie delle due squadre e mi sono innamorato di Bergamo - confida Raf Schroons -. Siamo arrivati senza conoscere nessuno e i tifosi dell’Atalanta ci stanno facendo sentire a casa. Speriamo nasca una bella amicizia tra la nostra tifoseria e quella bergamasca, siamo qui anche per quello. L’Atalanta? Grande team». Oltre ai tifosi dell’Eintracht Francoforte e all’ormai celebre ultras inglese «arsenaltalantino», ecco ora 4 amici dal Belgio, cresciuti con il mito di Preud’homme e di una sfida che 26 anni dopo regala emozioni, e nuove amicizie.
S. M.

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