L’Atalanta e l’ambizioso sogno europeo
Di pari passo con lo stadio ristrutturato?

«Il Comune sarà ora che pensi a uno stadio nuovo, la dirigenza si farà carico degli obiettivi ambiziosi della squadra». Intervento passato alla storia quello di Achille Bortolotti, più di 40 anni fa, ad un festoso incontro con gli Amici dell’Atalanta.

Il chiaro e significativo messaggio era rivolto dall’allora presidente nerazzurro al sindaco di Bergamo, Giorgio Zaccarelli, presente alla serata conviviale. Ora, molto tempo dopo, si è in attesa del definitivo bando più volte annunciato da parte dell’Amministrazione comunale. Insomma, si tratterebbe di un cin cin che celebri l’evento per una tifoseria che si meriterebbe ampiamente una struttura da coniugare con il glorioso curriculum della società. Tanto più che un impianto appropriato si affiancherebbe al cammino di una stagione sportiva a dir poco strepitosa. In altre parole uno stadio ristrutturato ad arte nei minimi particolari costituirebbe il classico valore aggiunto ai risultati che si stanno inseguendo con la massima tenacia.

Di estrema importanza, a questo punto, è proseguire sulla strada intrapresa ultimata la sosta natalizia. Il calendario domenica 8 gennaio spedirà i nerazzurri a Verona, sponda Chievo (termine del girone di andata). Al «Bentegodi», per prima cosa, bisognerà blindare il sesto posto sinonimo del traguardo europeo da raggiungere. Tornare a Bergamo con l’ intera posta in palio equivarrebbe, inoltre, aumentare l’autostima del gruppo già di per sé, ad onor del vero, certificatamente alta.

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