L’Atalanta va a caccia di una punta
Ma la pista Trotta (Avellino) è difficile

Il mercato di riparazione è lontano, anzi no. Fine novembre, è tempo di guardarsi intorno per provare a migliorare la propria squadra: anche l’Atalanta sfoglia la margherita.

Non che ci siano troppe correzioni da apportare a una formazione che sta procedendo senza intoppi, ma il mercato è fatto di occasioni e le voci stanno già circolando.

Reja ha in mano una rosa completa, fatta di almeno due giocatori per ruolo. Ciò che sembra servire maggiormente, in questo momento, è un centravanti: è vero che, in quella posizione, ci sono già tre giocatori, ma le assenze di Pinilla (non poche, tra infortuni e squalifiche) si sentono sempre troppo. Denis non è più quello di una volta e contro il Torino, per l’ennesima volta, ha mancato l’appuntamento con il rilancio: l’Atalanta potrebbe decidere di smettere di aspettarlo e puntare su un nuovo vice-Pinilla. In rosa c’è anche Monachello, che però è sceso in campo solo per un paio di spezzoni.

E se l’Atalanta comprasse in attacco, su chi punterebbe? Da Avellino rimbalza con insistenza la voce relativa a Marcello Trotta, di cui si era già parlato in estate: il casertano, ventitré anni, rappresenta un’opzione valida per un progetto a lungo termine, ma la valutazione del giocatore è alta (3 milioni, cifra che potrebbe scendere con le contropartite), in secondo luogo l’Avellino vorrebbe tenere Trotta fino a giugno.

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