Non solo i nerazzurri Bastoni e Melegoni
Ecco i nuovi ragazzi europei del ’99

«Ma che ne sanno i 2000?» Si chiede il Papu Gomez con la coloratissima fascia di capitano sfoggiata domenica contro la Sampdoria. Che ne sanno del Nokia, del walkman, di Zorro e dei rullini Kodak? E pensare che proprio al fianco del numero 10, decisivo contro i blucerchiati, hanno giocato due “quasi” 2000.

Alessandro Bastoni e Filippo Melegoni, classe 1999, 17 anni e qualche mese, già titolari in Serie A. Cinque anni più giovani rispetto ai già giovanissimi Caldara, Conti e Gagliardini. Sono l’ennesima conferma delle potenzialità del vivaio nerazzurro che negli anni ha regalato tante soddisfazioni ai tifosi. Bastoni sembra aver già preso confidenza con gli attaccanti della massima serie, Melegoni invece ha pagato l’emozione, pur senza sfigurare. Per la prima volta una squadra europea ha schierato due classe ’99, ma non mancano tanti altri esempi di “baby” promettenti.

Sky ne ha elencati alcuni. Il più giovane in assoluto è Pietro Pellegri del Genoa (15 anni, 9 mesi e 5 giorni), il più giovane debuttante nel campionato italiano. In Francia c’è Yann Karamoh (18 anni, 1 mese e 5 giorni), ala ivoriana che ha già segnato tre gol. Nel Metz gioca Vincent Thill (16 anni, 7 mesi e 17 giorni), lussemburghese di nascita e francese d’adozione. Italiano di seconda generazione invece è Moise Kean (16 anni, 8 mesi e 22 giorni), nato a Vercelli da genitori ivoriani e attaccante della Juventus. Oltremanica, con la maglia del Liverpool gioca Ben Woodburn (17 anni, 1 mese e 11 giorni), attaccante gallese lanciato da Klopp che come il Gasp non guarda la carta d’identità. Con lui gioca il promettente Trent Alexander Arnold (18 anni, 2 mesi e 7 giorni), esterno destro. Per la serie “figli d’arte” non si può non citare Ianis Hagi (18 anni e 1 giorno). Suo padre era il Maradona dei Carpazi, lui cerca di ripercorrerne le orme.

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