Ora si può dire: l’Atalanta è una grande
Ma che fatica contro il Crotone - Foto

Quarti in classifica, 13 i punti conquistati nelle ultime 5 gare, un gioco spumeggiante che ci invidiano tutti, una banda di giovani terribili contesi dalle grandi del calcio italiano, sogno europeo sempre più alla portata. Non si può che festeggiare. Però, però.

Basta una vittoria racimolata col naufragante Crotone per arricciare il naso di qualche tifoso. Essere esigente ci può anche stare, ma c’ è un limite. Bene ha fatto Gian Piero Gasperini, al termine della partita, a dire ai microfoni di Sky: «Dobbiamo considerarci una grande squadra». Secondo noi l’ allenatore ha messo le mani avanti per rispondere ai prevedibili mugugni, puntualmente poi materializzati nel dopo partita. Per carità, quella di sabato non è stata la solita Atalanta esaltante, ma aver allungato il passo (anzi, tre) in classifica la dice lunga sul carisma del collettivo. Insomma, a volte essere cinici, come nel caso dei nerazzurri contro l’ undici calabrese, non è da considerarsi un dispregiativo.

Gli ulteriori esami comunque sono dietro l’ angolo. E’ il calendario a indicarlo in termini inconfutabili. Ci attendono infatti le sfide di Napoli, Fiorentina ( a Bergamo) e Inter ( a Milano), tutte in rapida successione. All’andata si totalizzò addirittura un bottino di sette punti: da lì iniziò l’ esaltante cavalcata. A distanza di oltre quattro mesi affrontiamo quel terzetto titolato in assenza di quei timori reverenziali. Teniamo ben presente le parole del Gasp: «Anche l’ Atalanta è una grande squadra!».

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