Puppio, junior d’argento
Morzenti al 24° posto

Elisa Longo Borghini e l’orobica Lisa Morzenti non hanno retto il confronto con le più navigate olandesi: la cronometro iridata disputata a Bergen, in Norvegia, sulla distanza di 21,1 km, non è andata come le due azzurre speravano.

Tuttavia dalla terza giornata dei Mondiali, caratterizzata dalla prove contro il tempo, gli azzurri una medaglia l’hanno conquistata ed è senz’altro motivo di grande soddisfazione. L’ha ottenuta lo junior Antonio Puppio (normalmente portacolori della Bustese-Olona): ha fallito il colpaccio per soli 11”, che hanno diviso il varesino di Samarate dal neo campione del mondo, il britannico Thomas Pidcock. Accennavamo alla soddisfazione e non può essere altrimenti: l’argento proviene dal settore maschile, solitamente in affanno in fatto di medaglie, ma soprattutto da un atleta ancora tutto da scoprire e valorizzare. Quest’anno si è tolto la soddisfazione di vincere i Campionati italiano e lombardo della specialità, ha avuto il merito di non abbattersi per il decimo posto conseguito all’Europeo, si è al contrario rimboccato le maniche e incentivato la preparazione in altura, a Livigno, sotto l’esperta guida dell’ex professionista Dario Andriotto, suo conterraneo. La costanza, il carattere, la determinazione è stata ripagata dalla prova mondiale. Per 11” si è visto privare della prestigiosa maglia iridata, ma gli è rimasta la consapevolezza che il futuro gli sorride. Il podio l’ha completato il polacco Filip Maciejuk che pure sperava legittimamente nell’impresa. Il divario dal vincitore, 13”, ne è la conferma. Con Puppio ha preso parte alla crono anche Samuele Manfredi che la classifica vede in 33ª posizione, a 1’40”.

La gara dell’élite femminile, come detto, è stata dominata dall’olandese, prossima ai 35 anni, Annemiek Van Vleuten. Ed è stata una lotta in famiglia, in quanto la connazionale Anna Van der Breggen che di anni ne ha 27, ha retto il confronto ottimamente dando persino l’impressione di potercela fare: ha fallito per 12”. La sola australiana Katrin Garfoot ha osato, si fa per dire, sfidare le due olandesi e la sua prova (18” dalla vincitrice) è stata avvincente. La 24ª posizione a 2’31” dell’azzurra di Pedrengo, Lisa Morzenti, ci può stare. Ha solo 19 anni, ma soprattutto è da tenere in considerazione il fatto che quella di Bergen è la sua prima esperienza mondiale: avrà tempo e modo di rifarsi. Longo Borghini è 18ª.

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