Raimondi su Livaja: censurabile
«Educazione e dedizione alla base»

Il giocatore atalantino protagonista del tradizionale incontro di «Scuola allo stadio». Il connubio «scuola e sport» deve essere la base per i ragazzi di oggi». E sul croato: «Mi dispiace perché ha talento e le possibilità gli sono state date».

È stato Cristian Raimondi l’ospite speciale del tradizionale appuntamento primaverile del giovedì con «Scuola allo stadio», una serie d’incontri con le scuole della provincia voluta dalla società Atalanta per far crescere i tifosi del domani. I ragazzi delle scuole di Fiorenzuola (Piacenza), uno dei rari casi di una presenza extraprovinciale, di Azzano San Paolo e dell’Itc «Quarenghi» di Bergamo hanno potuto ammirare e ascoltare dal vivo l’esperienza di un giocatore di Serie A, cresciuto nel settore giovanile atalantino.

«Il connubio scuola-sport, ed in questo caso calcio, deve essere la base per i ragazzi di oggi, ti può aiutare nella vita di tutti i giorni. Ci sono stati studenti migliori di me, penso – ha affermato sorridendo Cristian Raimondi –, ma ho sempre rispettato i miei compiti e ho raggiunto il diploma, diciamo che mi do la sufficienza. In tutte e due gli ambiti l’educazione e la voglia d’imparare qualcosa sono fondamentali e si possono raggiungere obiettivi importanti solo con tanta dedizione»

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Educazione e dedizione sono parole che richiamano alla mente dei tifosi atalantini il caso del momento, l’ennesimo colpo di testa del giovane Marko Livaja. «Un comportamento censurabile, mi dispiace perché ha talento e le possibilità gli sono state date. Sono rammaricato più per quello che ha scritto a freddo, perché quello che è successo in campo era una cosa dettata dal momento, a caldo. Spero che questo ennesimo sbaglio lo possa far crescere: noi abbiamo sempre cercato di dargli una mano e siamo ancora qui per farlo: adesso tocca a lui darsi una regolata».

Svanito il sogno europeo con molto dispiacere per un giocatore bergamasco che ha sempre sognato di vivere quel tipo di emozioni con la maglia della sua città, resta l’obiettivo del record dei punti, al termine di un campionato positivo. «È innegabile che il rammarico c’è, perché noi ci credevamo e nell’ultima partita il sogno è svanito. Abbiamo fatto una grande cavalcata e sapevamo che era un obiettivo quasi impossibile. Questo non toglie nulla a quello che abbiamo fatto e a quello che dovremo fare in queste 4 partite per concludere il nostro campionato nel miglior modo possibile. Puntiamo a battere il Genoa e raggiungere i 52 punti”»

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