Reja, idee chiare di un uomo tranquillo
L’effetto sorpresa non è ancora svanito

Effetto sorpresa. Si è conclusa la conferenza stampa di presentazione di Edy Reja come nuovo allenatore dell’Atalanta: restano parole, impressioni, sguardi e visi che vanno dall’incredulo al preoccupato.

Una trentina circa i giornalisti o tecnici del mondo della comunicazione presenti in sala stampa al centro di allenamenti dei nerazzurri a Zingonia: più di un’ora d’attenzione tra dichiarazioni, domande e richieste di chiarimenti.

Alle spalle c’erano 5 anni e almeno più di 200 conferenze stampa, tra toni alti e altri distesi, risposte seccate che spesso lasciavano un po’ perplesso il giornalista e prese di posizioni decise, perché è vero quello che ha affermato il dirigente atalantino Pierpaolo Marino nel corso della conferenza stampa: Stefano Colantuono è stato spesso il parafulmine di una piazza esigente ed accesa, che nei momenti più complicati si è portato sulle spalle l’intera baracca atalantina.

Quel carattere lì, solitamente in fase difensiva in sala stampa, dimentichiamocelo se almeno la prima impressione sarà confermata: già alle prime parole nel corso della sua presentazione Edy Reja appare tranquillo, serafico, con un tono di voce che le ultime file di giornalisti in sala stampa quasi faticano a sentire, una persona dai modi tranquilli, così come sono i toni in sala, perché forse l’effetto sorpresa non se n’è ancora andato.

Una due giorni devastante, ma da cui esce forte l’immagine della società atalantina: partiamo però dai dubbi raccolti a Zingonia nel giorno dell’arrivo di Reja, con i tifosi presenti, circa un centinaio, che discutono sulla scelta. Dalle interviste raccolte da Bergamo Tv si capisce che la tifoseria è spaccata, la parte che difende le scelte societarie è quasi in minoranza.

Ecco l’altro grande protagonista della giornata in sala stampa: dopo un’ introduzione al nuovo allenatore, il presidente atalantino Antonio Percassi risponde alle domande dei giornalisti. Secco, tagliente e anche sincero, perché afferma che forse per Colantuono la scelta della società è stata un sollievo, ma petto in fuori e orgoglio da numero uno: «la scelta è mia» e lo ripete più di una volta.

Poco importa se in passato poteva essere già fatta o se un litigio, smentito da Marino, ha dato il via alla decisione avvenuta tra martedì e mercoledì e comunicata a Colantuono nella mattina di mercoledì: adesso conta solo il bene dell’Atalanta. La squadra non è ancora all’ultima spiaggia, ma serviva una svolta, e ora sotto con il Parma.

C’è Reja che è un fiume in piena con il suo stile, risponde senza mai tentennare: schemi, uomini e mentalità, continuità per tutta la partita, quella che è mancata con la Sampdoria per esempio all’ultima giornata. Non ci sono più alibi per nessuno, lo ripete nuovamente Percassi, tempo per pensare non esiste, bisogna tornare a fare subito sul serio fa capire Reja, scelto da Marino dopo l’esperienza insieme di Napoli. Un anno e mezzo di contratto, salvezza e poi si vedrà.

Un appello, da addetto ai lavori: ridiamo l’Atalanta ai bergamaschi, il giovedì pomeriggio, sui campi di provincia con le amichevoli che tanto amava Del Neri, dove bimbi raccattapalle sognano a bocca aperta davanti ai loro campioni. Effetto sorpresa, dopo anni di tranquillità ecco la scossa: senza fare troppo rumore, come i personaggi che hanno animato la conferenza stampa, ma a tutto gas verso quell’unico obiettivo.

Simone Masper

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