Remer e Comark, dopo gli ultimi ko
urge tuffarsi sul mercato invernale

«Per le vincenti Remer e Comark è tutto oro ciò che luccica?» È stato il titolo del sito de L’Eco della scorsa settimana, l’indomani degli osannati blitz delle squadre orobiche, rispettivamente a Verona e a Varese.

Le considerazioni e gli inviti ad abbassare i toni alle dirigenze non sono serviti purtroppo a nulla visto i ko incassati, domenica, da entrambe le formazioni. Del resto i successi in trasferta di Remer e Comark erano stati centrati soltanto in dirittura d’arrivo e con lo scarto di un unico canestro.

Così a distanza di pochi giorni siamo qui a commentare i fisiologici ridimensionamenti. A maggior ragione se si analizzano i trevigliesi in quanto superati, al PalaFacchetti, da un Roseto degli Abruzzi, di medio calibro e con assenze importanti. Una battuta di arresto priva di se e di ma, alibi inclusi. La cruda realtà parla di una Remer mancante di una-due pedine per renderla in grado di abbandonare il penultimo posto della classifica, sopra di appena due lunghezze dalla cenerentola Matera. Ripetiamolo sino alla noia: le partenze estive soprattutto del super tiratore Carnevali e del centro Gaspardo si avvertono in ogni dimensione, come da facili previsioni. Non a caso, contro Roseto, sono venuti meno proprio le «bombe» e i rimbalzi. Rimedierà, in corsa, la società?

La classifica della Comark è sicuramente migliore. Ma gli ambiziosi obiettivi (salita in serie A2) del presidente e sponsor Massimo Lentsch invitano a rituffarsi decisamente sul mercato di riparazione. Cosa non ha coach Cece Ciocca per tentare subito con adeguate chance il passaggio di categoria? Semplice: il sostituto del triplista mozzafiato Bona andato a rinforzare ulteriormente la capolista Orzinuovi.

Arturo Zambaldo

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