Mondiali, discesa libera da brividi
Sofia solo quarta: «Risultato infame»

Alle ore 11.15 tutta a seguire la diretta tv per vedere Sofia Goggia ai Mondiali. All’attacco della discesa libera a St. Moritz, la 24enne ha perso il podio pur con una discesa da brividi.

La miglior Sofia discesista a St. Moritz ha già fatto vedere quanto vale: venerdì ci ha creduto, non ha fatto calcoli e ha dato tutto ciò che aveva nella specialità. Ora nella discesa libera Sofia Goggia è partita con un salto lunghissimo come inizio di discesa. La 24enne è scesa con una buona linea e una buona discesa, sicura e determinata. Velocissima ha avuto qualche incertezza, rischiando l’impossibile per non cadere con tanto di punte incrociate a fine gara. La Goggia ha così perso il podio, fermandosi al quarto posto e non aggiudicandosi la medaglia tanto desiderata in questa discesa libera.

«Sono partita veloce, poi mi sono sovrapposti gli sci: è già bello che sono rimasta in piedi nella parabolica.Mi dispiace molto, ho dato tutto e sono molto dispiaciuta. Ora ho bisogno di metabolizzare - ha detto Sofia a fine gara -, ma ormai la medaglia è andata».

Poi aggiunge: «Essere quarta in una gara così fa davvero malissimo. È la posizione più infame che si possa avere. Ma, con quell’errore lì, bisogna anche guardare al lato positivo, al fatto di essere riuscita a restare in piedi a 120 km/ha che non è stata una cosa scontata. Ma essere quarta fa malissimo». Subito dopo l’ultimo intermedio Sofia era in vantaggio di73 centesimi. Poi c’è stato il pasticcio ma ha comunque chiuso al quarto posto con 52 centesimi di ritardo dalla vincitrice Ilka Stuhec.

Ma cosa è successo esattamente? «Ero sulla parabolica e sbatteva molto. Lo sci esterno - racconta Sofia - si è girato andando sotto lo sci interno e continuando a sbattere. Sono comunque riuscita a salvarmi ma poi ho rischiato inevitabilmente anche sulla porta successiva e quasi mi ammazzo anche lì. Peccato davvero: oggi ho sciato come al solito, per divertirmi. Questo risultato fa malissimo».

La medaglia resta così in Slovenia e passa dal collo della Maze a quello della Stuhe sul podio con l’austriaca Venier e la fuoriclasse statunitense. Amarezza per Sofia Goggia, delusa e arrabbiata per i 7 decimi persi nell’ultimo tratto di una gara velocissima.

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