Su 110 anni di storia, ne ho vissuti 67
«Orgoglioso del mio cuore neroazzurro»

Arturo Zambaldo racconta la sua storia da ultracinquantenne tifoso atalantino.

Ho brividi di commozione se penso di aver vissuto 67 anni (su 110) di storia atalantina: prima da tifoso e poi da giornalista per 45 anni, oltre che da iscritto al Club Amici dell’Atalanta. Sarebbe riduttivo dire che mi sento fortunato. Per uno come me, con il Dna nerazzurro dall’infanzia, trovarmi a stretto contatto con i presidenti, gli allenatori e i giocatori che si sono succeduti nel tempo è un sogno vissuto ad occhi aperti. Sei i presidenti: Achille e Cesare Bortolotti, Enzo Sensi, Ivan e Alessandro Ruggeri, Giacomo Randazzo e buon ultimo Antonio Percassi. Personaggi dal carattere e dall’indole completamente diversi, ma con un denominatore comune: la passione infinita per l’Atalanta.

Troppi gli allenatori e i giocatori da elencare, evito una lista della spesa. Parlando, invece di colleghi, due su tutti: Paolo Arzano ed Elio Corbani. Anche in questo caso giornalisti con atteggiamenti diametralmente opposti ma uniti e fieri nell’attaccamento ai colori neroazzurri. Fa capitolo a parte, invece, la partecipazione attiva al Club Amici dell’Atalanta. Il contatto diretto, per ragioni organizzative, con la dirigenza della società per questioni organizzative mi ha consentito di stringere legami che vanno al di là dei reciproci ruoli.

La mia carta d’identità non mente e quindi sarà difficile ipotizzare la mia attiva presenza su tutti questi fronti, ma di una cosa andrò sempre orgoglioso: aver trascorso molto da vicino più della metà del percorso dell’ultracentenaria Atalanta!

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