Tavecchio conferma: «Io non mollo»
Ma Malagò spera: «Se si ritirasse...»

«Non si può accettare una frase come quella che ha detto Tavecchio, una frase che non può andare bene né a Malagò né al mondo dello sport, e non solo. Lui ha ribadito le sue scuse, già fatte pubblicamente, ma era indispensabile per me pronunciarmi sull'argomento».

«Non si può accettare una frase come quella che ha detto Tavecchio, una frase che non può andare bene né a Malagò né al mondo dello sport, e non solo. Lui ha ribadito le sue scuse, già fatte pubblicamente, ma era indispensabile per me pronunciarmi sull'argomento».

Giovanni Malagò non perdona a Carlo Tavecchio la frase sugli stranieri “mangia banane” ma, dopo oltre tre ore di incontro al Coni, sottolinea che l'ipotesi di commissariamento della Federcalcio «esiste soltanto nel momento in cui i candidati si dovessero ritirare, non c'è altra possibilità perché le regole sono molto chiare».

«Si va avanti secondo le regole della Fifa che non prevedono prevaricazioni nei confronti di una regolare competizione elettorale di una Federazione - spiega il presidente del Coni -.

Un passo indietro di Tavecchio? In questo momento non è un'ipotesi sul tavolo, però ci sta tutto. Ora non è previsto».

«Però ho detto a Tavecchio con grande onestà di non aspettarsi sconti fino all'11 agosto perché questo è il contesto che si respira. Non si può nascondere il sole con un dito. Questi incontri con lui e Albertini (l'altro candidato alla presidenza della Figc, ndr) sono stati positivi, e penso comunque che da qui all'11 agosto ci potrebbero essere diciamo delle novità».

Riguardante soprattuto la posizione di Tavecchio. «Lui presidente federale nonostante la gaffe? Se la democrazia elettorale, e l'autonomia che deve essere preservata, chiede questo bisogna saperlo accettare - la posizione di Malagò, che ha chiesto ad enetrambi in candidati riforme rapide -. E a quel punto credo che la cosa migliore sia prepararsi a quello che può succedere dopo l'11 agosto, perché credo che il contesto non possa migliorare. Ho parlato con lucidità, sicuramente la pressione non cambierà. Se Carlo saprà reggere la pressione? L'uomo ha gli attributi però qui c'è anche un altro discorso che impatta, e questo fa parte delle sue valutazioni».

In conclusione, Malagò ha spiegato di aver parlato con Tavecchio e Albertini dei rispettivi programmi: «Entrando nel dettaglio ho chiesto le loro idee sul ct, sul calcio femminile, sul settore tecnico e scolastico da rifondare. E si è parlato anche di governance, e su questo tema ho espresso chiaramente le mie opinioni chiedendo se c'erano delle cambiali da pagare ed entrambi mi hanno assicurato di no. Non ci sarebbe cosa peggiore che mettere persone che non vanno bene perché qui c'è da rifondare proprio tutta una dinamica della Federazione, si deve aprire un corso nuovo. Ed è indispensabile farlo con dei soggetti che hanno credibilità in questo senso».

«Quando parlavo del fatto che non ci devono essere cambiali da pagare ho dato un suggerimento a Tavecchio: è indispensabile che lui parli solo con se stesso, deve fare tutte le valutazioni che ritiene migliori, non per vanità o edonismo, ma per il bene dello sport. Risponderà solo alla propria coscienza».

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