Zingonia, prove tecniche di distensione
Nessun strappo tra Gasperini e il club

Doveva essere il mercoledì dell’incontro e del confronto a Zingonia, così è stato, non certo lo scontro. Tutto era nato a Pescara, nel dopo-Crotone, da quelle parole schiette scandite da Gian Piero Gasperini nel post-match: serviva un chiarimento con la società, la sintesi del Gasp-pensiero, ed ecco che quel momento è arrivato.

Con un giorno di ritardo, perché pareva che il summit dovesse svolgersi quasi a caldo, già martedì, a una dozzina di ore abbondanti dal triplice fischio che aveva consegnato all’Atalanta tre punti vitali. Invece, il faccia a faccia è slittato di ventiquattr’ore, e forse il rinvio è servito anche per stemperare tensioni e ruggini.

Ieri, la squadra è scesa in campo a Zingonia nel pomeriggio, con una seduta fissata alle 15. Sceso in campo pure Gasp, il viso del tecnico di Grugliasco pareva rilassato. Nell’incontro, il tecnico atalantino ha parlato con Luca Percassi e altri membri della dirigenza, e i toni sarebbero rimasti pacati. Insomma: nessuno strappo o ultimatum, nessuna divergenza insanabile, nessuna polemica su un mercato che non ha pienamente convinto, nessuna reprimenda eccessiva per certe dichiarazioni pungenti rilasciate dal tecnico alla stampa (vedi il caso Sportiello), o almeno è ciò che sembra filtrare da Zingonia.

Pensiamo al Napoli, concentriamoci su una sfida già di per sé complicata, sarebbe la filosofia messa sul tavolo dalla società. Fiducia al Gasp, dunque, che peraltro riscuote ancora il sostegno di un’ampia fetta del tifo nerazzurro nella galassia social: la conferenza stampa pre-Napoli darà qualche elemento in più, la gara di domenica sarà da vivere anche fuori dal campo.

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