Quando la Rotonda dei Mille
era solo un cerchio per terra

Un altro affascinante scatto da Storylab ci mostra quella che oggi è la Rotonda dei Mille. All’epoca, nei primissimi anni Venti, era ancora in costruzione.

Nel prezioso archivio digitale di Storylab una vecchia cartolina di Bergamo ci mostra un luogo oggi conosciutissimo del centro cittadino: la Rotonda dei Mille. Visto che non c’è la statua di Garibaldi, la foto è sicuramente antecedente al 1922, anno in cui venne inaugurato il monumento, trasferito qui da Città Alta. La cartolina riporta una didascalia: «Gruppo di villini nella nuova via Mazzini». Sì, all’epoca anche questo tratto di strada si chiamava via Mazzini, comprendendo le attuali via Garibaldi e via Tasca fino all’incrocio con viale Vittorio Emanuele. E all’epoca la strada era davvero «nuova», come le bellissime ville che la circondavano e come la rotonda, appena accennata sul terreno con un cerchio di paletti. Nello scatto si vedono anche cumuli di sabbia e attrezzature da cantiere, segno che in quegli anni si stava ancora lavorando per realizzare il quartiere.

Come detto, non c’era la statua di Garibaldi, che all’epoca era in Città Alta, in piazza Vecchia: è in quella piazza, infatti, che il 5 giugno 1882 (Garibaldi era morto due giorni prima) il Consiglio comunale deliberò di innalzargli un monumento commemorativo. La piazza, tra l’altro, dal 1861 portava il nome proprio di Garibaldi e fu ritenuta (non senza polemiche) la collocazione più idonea per la statua. Anni dopo Garibaldi fu spostato dove si trova ora, al centro della Rotonda dei Mille. La seconda inaugurazione avvenne il 20 settembre 1922 e anche in questa occasione qualche polemica ci scappò per le lungaggini del trasferimento: fu stampata una cartolina satirica, in cui si vede Garibaldi che, stanco di attendere, scende a Bergamo bassa portandosi sulle spalle il blocco del piedestallo.

Ecco il confronto tra ieri e oggi (foto Bedolis).

© RIPRODUZIONE RISERVATA