Capitali della cultura 2015
C’è Mons dalla Vallonia

Mons, capitale culturale della Vallonia con uno straordinario patrimonio storico e culturale, è stata nominata, assieme a Plzen (Repubblica Ceca), Capitale europea della cultura del 2015.

Il centro storico è dominato dalla Grand Place dove spicca il Municipio costruito per ordine di Carlo il Temerario da Matheus de Layens, il più celebre architetto del Quattrocento. Qui, a sinistra del portale, si può ammirare la famosissima Singe du Grand Garde, una scimmia in ferro battuto realizzata nel XV secolo che, secondo la leggenda porta fortuna a chi le accarezza la testa con la mano sinistra. Un altro importante simbolo di Mons è il Beffroi, Patrimonio mondiale Unesco, ovvero la torre campanaria alta 87 metri, costruita nel 1673, che suona le ore con le sue 49 campane del carillon.

Affettuosamente chiamato “el catiau” dagli abitanti della città, fu eretta dopo il crollo della Torre dell’orologio (1661). E’ l’unico beffroi in stile barocco del Belgio. Sobrio lo stile, classica la decorazione. Le mura sono di grès di Bray, gli elementi decorativi, le colonne e i pilastri sono di pietra azzurra. Simboli a parte, un vero monumento storico artistico è la Collegiata costruita a partire dal 1450 dalle monache della comunità religiosa della Santa Waudru. La costruzione venne interrotta nel 1686, ma ancora oggi rappresenta, nel suo stile gotico-brabantino, uno dei luoghi più suggestivi della città. All’interno, si trova lo straordinario Tesoro della Collegiata che conserva le solenni statue di alabastro realizzate nel XVI secolo da Jacques du Broeuck. Ma il Tesoro conserva soprattutto una delle più belle collezioni di oreficeria religiosa del Belgio (XII-XIXsec.), assieme a statue, quadri antichi, manoscritti. Tutto conservato in uno scrigno prestigioso in stile gotico brabantino.

Una tappa nei musei
Fra le istituzioni sono da segnalare il Museo di Arti Decorative François Duesberg che raccoglie una rara collezione di questo importante mecenate di Bruxelles, mentre in quello del Museo del Folclore e della Vita di Mons - Casa Jean Lescarts una sala è dedicata al fenomeno dell’assistenza sociale. Da non perdere, però, il recente Bam - Museo delle Belle Arti, inaugurato nel marzo 2007, restaurato e trasformato sulla base del precedente Museo delle Belle Arti secondo criteri innovativi e funzionali per esposizioni permanenti e temporanee.
Questa affascinante città dallo stile architettonico uniforme e armonioso merita fra l’altro una visita anche in occasione delle numerose processioni ospitate durante l’anno. La più importante è la festa della Doudou, Processione del Carro d’Oro - Combattimento del Lumeçon - Ducasse Sainte-Waudru: in un’unica giornata, la domenica che segue la Pentecoste, si celebra infatti la Ducasse (Doudou), dove San Giorgio combatte il drago.

E una tappa fra i sapori
Oltre alla tipica “soupe montoise”, una zuppa di verdure stufate, sono caratteristici di Mons i “ratons du Car d’Or” grandi crêpes lievitate e farcite con un composto di besciamella, formaggio groviera e prosciutto. Numerosi sono i piatti preparati con la birra locale, come per esempio le costolette di vitello o i funghi alla birra prodotta dalla Birrificio St-Feuillen. Tra i dolci, che sulla tavola dei belgi non mancano mai, meritano la “tarte à groseilles”, una speciale torta di ribes e i “macarons de Mons”, un delizioso dolcetto alle mandorle.
L’offerta dei ristoranti a Mons è ampia e varia. Oltre a quelli citati nelle guide gastronomiche ci sono anche i locali caratteristici a buon mercato. Sulla Grand-Place, non perdetevi il chiosco di “caricole”, le gustose lumache tipiche di questa zona.


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