Merano, la via dei letterati
Da Kafka a Green e Ungaretti

Panorami unici e passeggiate lungo la via della poesia. C’è una Merano insolita e tutta da scoprire che porta sulle tracce di illustri letterati che la scelsero come buen retiro.

Da quando nel 1836 il medico viennese Josef Huber esaltò l’efficacia terapica dell’aria meranese, la città divenne meta prediletta dell’aristocrazia europea e per molti la località ideale in cui trascorrere un periodo di villeggiatura. Oltre alla qualità dell’aria, Merano offriva ai propri visitatori anche una vivace attività culturale, con incontri e conferenze in ambito artistico, medico e letterario che spesso si svolgevano al Kurhaus, uno degli edifici più rappresentativi della città.

A Merano, nel periodo tra Ottocento e Novecento, era facile incontrare per le vie della città romanzieri e poeti noti come il medico-scrittore Arthur Schnitzler, che trascorse all’Hotel Emma al Tiroler Hof giorni di grande romanticismo con la sua amata Olga Walssnlx. Anche Julien Green, autore di romanzi importanti come «Léviathan» e «Moira», fece spesso tappa a Merano nei suoi viaggi che da Parigi lo portavano in Italia. Gottfried Benn, poeta e saggista tedesco, compose all’Hotel Villa Westend, che si trova al numero 100 della Passeggiata Lungopassirio, una delle sue poesie più belle dal titolo «Marzo. Lettera a Merano», ispirato dall’arrivo della primavera, con le bellissime fioriture e il sole caldo.


Christian Morgenstern trascorse diversi anni della sua vita nella città di cura altoatesina e qui si sposò anche e vi compose le sue più famose opere «Io e Tu», «Raccoglimento» e «Uomo Viandante», che riuniscono tutte le più belle poesie dedicate alla sua Merano. Merano, inoltre, ospitò il famoso romanziere e prosatore praghese Franz Kafka, che alloggiò a Villa Ottoburg di Via Maia. La casa aveva un terrazzo assolato, dove lo scrittore trascorreva la maggior parte del tempo dedicandosi ai suoi lavori, tra cui anche «ilProcesso». Negli anni 50 e 60 del Novecento, Merano, che dal secolo precedente aveva consolidato la sua immagine di città ricca di iniziative e di eventi artistici e culturali, ospitò il premio Nobel Salvatore Quasimodo e il poeta Giuseppe Ungaretti, che incontrarono il pubblico nelle sale del Kurhaus leggendo le loro poesie e discutendo di letteratura.

Il personaggio che però diede in assoluto il contributo più importante alla città di Merano per lo sviluppo del turismo fu l’imperatrice d’Austria Sissi, che, per la salute cagionevole della sua quarta figlia Marie Valerie, trascorse lunghi periodi in questa città, dimorando a Castel Trauttmansdorff e a Castel Rottenstein. Nel suo ultimo soggiorno a Merano Sissi alloggiò presso l’Hotel Kaiserhof e fece lunghe passeggiate ed escursioni visitando i castelli dei dintorni. Anche l’imperatrice lasciò un diario poetico con versi pieni di malinconica nostalgia. Parte del tesoro rappresentato dai versi scritti da questi poeti e scrittori Merano oggi lo custodisce inciso a fuoco su diverse panchine che costeggiano la passeggiata Gilf, nota anche come la www.meranodintorni.com. Lungo il percorso della passeggiata è possibile ammirare, infatti, oltre alle specie botaniche esotiche e mediterranee, versi amorosi dei poeti moderni e contemporanei che hanno soggiornato a Merano. La passeggiata Gilf rappresenta quindi uno spazio di riflessione nella città, un luogo opera d’arte a testimonianza dell’ottima accoglienza, ospitalità e qualità di vita che Merano è in grado di offrire a chi la visita.

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