Brignano, neonato muore in casa
Il pm dispone l’autopsia

Il piccolo era nato prematuro il 21 gennaio, nessun segno di violenza. La magistratura afferma: «Atto dovuto».

Era nato prematuro il 21 gennaio all’ospedale di Ponte San Pietro, primo figlio di una coppia di italiani residenti a Brignano. Dopo gli accertamenti e le precauzioni dovute ai bimbi nati in anticipo rispetto alla data del parto, era stato dimesso e i genitori lo avevano potuto portare a casa. Giovedì scorso, per cause che sono ancora tutte da stabilire, il suo cuore ha smesso di battere. È successo nel pomeriggio: i genitori, non appena si sono accorti che qualcosa non andava, hanno chiamato il 112. Sono intervenute un’automedica e un’ambulanza del 118, ma quando i soccorritori sono entrati in casa il piccolo era già morto. Non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

I carabinieri della Compagnia di Treviglio sono intervenuti per gli accertamenti di rito: da un primo esame esterno del corpicino non sono emersi segni di violenza. Il sostituto procuratore Carmen Santoro ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso. La salma è stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII dove martedì sarà eseguito l’esame. Un atto dovuto, spiegano in procura, per fare chiarezza e stabilire eventuali responsabilità sulla morte del neonato. Al momento, nei confronti dei genitori non è stato emesso alcun provvedimento.

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