La bibliotecaria volontaria trova lavoro
E a Casirate il servizio chiude

La ragazza a cui era affidata la biblioteca, in municipio per svolgere la leva civica, ha trovato un lavoro: quindi, ovviamente, se ne va. E così la biblioteca di Casirate d’Adda chiude «fino a data da stabilirsi».

Si spera per luglio, quando si prova con un’altra leva civica. Non tutti hanno preso la cosa col sorriso, ma gli amministratori dicono che hanno provato a rimediare: con i volontari. Nessuno ha risposto, così il servizio (pubblico) per il momento chiude.

Una decisione - quella di chiudere - che ha portato gli utenti di Casirate a esprimere amarezza per quanto successo, anche perché la biblioteca di viale Rimembranze, aperta tutti i giorni a orari alterni tranne il venerdì, era un punto di riferimento per il paese, sia per il servizio-prestiti sia per le tante iniziative che si svolgevano al suo interno. Anche l’amministrazione comunale si dice rammaricata per la situazione venutasi a creare.

«Il problema - spiega il vicesindaco Manuel Calvi - è sorto perché la bibliotecaria attuale, che era una ragazza di Casirate che stava svolgendo in Comune la leva civica, ha trovato un lavoro e ci ha chiesto di poter concludere anticipatamente la leva civica stessa, che avrebbe finito a maggio. Ovviamente, pur consapevoli di quanto prezioso fosse il suo incarico presso la biblioteca, non ce la siamo sentita di tenerla legata al Comune. Ci mancherebbe. Senza di lei siamo rimasti scoperti, anche perché la persona che storicamente ha svolto il ruolo di bibliotecaria a Casirate, e che ora si divide fra il lavoro negli uffici comunali e la supervisione della biblioteca, in questo periodo è in maternità».

«Il nostro assessore all’istruzione e alla cultura Lucia Ceresoli – conclude Calvi – si è attivata per trovare dei volontari che tamponassero l’assenza della bibliotecaria e c’è stato anche un colloquio con un gruppo di volontari di Treviglio, ma gestire un servizio come questo non è semplice».

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