Rifiuti abbandonati e ladri in provincia?
In campo ci sono vicini, volontari e... Fb

Chi meglio di un vicino di casa, di chi abita una via, può notare movimenti strani o segnalare i «furbetti» che, complice il buio, depositano i loro rifiuti nei cestini o, peggio, a ridosso di pali dell’illuminazione? Se poi i movimenti riguardano presunti ladri...

La Bergamasca è un pullulare di gruppi di segnalazione. Sui social, nei vari gruppi «Sei di...», ma anche strutturati nell’associazione «Controllo del vicinato» e come «Volontari osservatori del territorio», i Vot. Grazie anche alle segnalazioni dei privati – oltre naturalmente al lavoro della polizia locale e delle telecamere, fisse o mobili che siano – in parecchi paesi si è risaliti ai «colpevoli», e sono fioccate le multe. C’è anche chi, come a Pradalunga e Villa di Serio – ma gli esempi sono certo più numerosi – i sacchi abbandonati s’è preso la briga di aprirli, a caccia di indizi. La ricerca di amministratori e polizia locale ha prodotto in alcuni casi frutto: facile risalire ai furbetti del rifiuto, se tra vasetti di yogurt e scarti del pranzo, ci mettono anche l’estratto conto o la corrispondenza.

Quanto ai gruppi che, oltre al decoro urbano, sorvegliano sulla sicurezza, nella Bassa, a «sfondare» sono quelli dell’associazione «Controllo del vicinato». La formula è più soft rispetto ai «Volontari osservatori del territorio» di Torre Boldone (i primi) o Alzano.

Smartphone alla mano, chi vede qualcosa di sospetto lo segnala al proprio gruppo di appartenenza su WhatsApp (qui ce ne sono 25) e il responsabile valuta se girare la segnalazione alle forze dell’ordine e/o postarla sulla pagina (aperta) di Facebook, in modo da informare tutti.

Stesso lavoro anche ad Albino e a Cividate al Piano dove, spiega il sindaco Gianni Forlani, «i Vot rimandavano all’idea delle vecchie ronde: abbiamo preferito questa soluzione che è più soft ed è importante anche dal punto di vista sociale, perchè crea relazioni, ci si controlla a vicenda».

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