Tragedia in Kenya, parla il figlio
«Mio padre fuori pericolo»

Non è più in pericolo di vita Luigi Scassellati, l’uomo di 71 anni aggredito domenica a Kikambala da una coppia di malviventi che hanno poi ucciso a colpi di machete sua moglie Maria Laura Satta di 72 anni.

«Non abbiamo notizie più precise - ha detto il figlio Stefano - vivono in uno chalet, circondato da altre villette simili e in questi villaggi c’è sempre un custode, non voglio lanciare accuse senza avere elementi in mano, ma mi chiedo che cosa abbia fatto il guardiano».

Stefano Scassellati è andato nella casa dei genitori a Cremona. Lui vive, infatti, a Mozzanica dove è assessore comunale. «Mio padre è ancora ricoverato nell’ospedale di Mombasa - racconta -.È stato colpito alla testa da uno dei due ladri che poi hanno massacrato mia madre che si trovava in bagno. I miei genitori frequentano il Kenya da quindici anni. Trascorrono lì sei mesi all’anno, tre d’inverno quando qui è freddo e tre in estate e in tutti questi anni non hanno mai avuto problemi, non hanno mai subìto furti né aggressioni e nemmeno minacce. Non so nulla delle indagini: non so nemmeno se siano state aperte».

Maria Laura Satta era orginaria della Sardegna come il marito Luigi Scassellati. Arrivarono 40 anni fa a Cremona, dove l’uomo fondò nel 1976 la Seted, azienda produttrice di macchinari per ufficio, ceduta tre anni fa. Oltre a Stefano, Maria Laura Satta lascia un altro figlio, Roberto, che abita a Cremona.

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